“Forte preoccupazione come amministratori del Mezzogiorno d’Italia che la forzatura e la precipitazione in atto sul tema della autonomia regionale differenziata possa tradursi in una ulteriore penalizzazione delle regioni meridionali e con un approfondimento del divario sul terreno socio/economico fra il Nord ed il Sud d’Italia”. E’ uno dei passaggi chiave della delibera con cui il Consiglio comunale di Barletta ha espresso contrarietà “nel metodo e nel merito” al decreto legge sulla Autonomia Regionale Differenziata (cosiddetto “dl Calderoli”) approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 2 febbraio 2023.
La delibera comunale, datata 30 marzo 2023, ha approvato un ordine del giorno “sull’Autonomia Differenziata ex art.116 comma 3 della Costituzione Italiana”, presentato ex articolo 60 del Regolamento di Consiglio comunale. Al voto erano presenti in Aula 23 consiglieri, 10 gli assenti (Calabrese Gennaro, Damato Antonio Angelo, Dimonte Luigi, Grimaldi Ruggiero, Memeo Riccardo, Spinazzola Adelaide, Antonucci Luigi Rosario, Cefola Gennaro, Dileo Rocco, Mele Stella). L’ordine del giorno è stato approvato con 17 voti favorevoli e 6 astenuti (Ceto Giovanni, Comitangelo Antonio, Dibenedetto Giuseppe, Fiorella Ruggiero, Lanotte Marcello, Piccolo Raffaella).
Quali le motivazioni del Consiglio comunale, contrarie al dl Calderoli? Nella delibera si legge che il Consiglio:
- ESPRIME CONTRARIETA’ rispetto al metodo ed al merito del Decreto Legge sulla “Autonomia Regionale Differenziata “elaborato dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 2 febbraio 2023 che ha platealmente e in modo preoccupante posto ai margini il Parlamento Italiano su un tema di tale portata.
- ESPRIME FORTE PREOCCUPAZIONE come amministratori del Mezzogiorno d’Italia che la forzatura e la precipitazione in atto sul tema della autonomia regionale differenziata possa tradursi in una ulteriore penalizzazione delle regioni meridionali e con un approfondimento del divario su1 terreno socio/economico fra il Nord ed il Sud d’Italia.
- RITIENE che alla base della discussione sulla attuazione di quanto previsto dal titolo V Stella Costituzione debba esserci innanzitutto la definizione piena e condivisa dci L.E.P.
- RITIENE che il rischio di approfondimento delle differenze territoriali fra Nord e Sud Italia sia, per altro, in aperto contrasto con gli indirizzi e gli obiettivi su cui si fonda il P.N.R.R. per il cui perseguimento l’Unione Europea ha finanziato il Piano della Ripresa e della Resilienza del nostro paese dopo il dramma della pandemia da Covid 19.
- FA APPELLO al Parlamento Italiano perché avochi a sé la discussione sulla “autonomia regionale differenziata”, quale organo rappresentativo dell’intero popolo italiano e garante di quella unità affermata nella Carta Costituzionale.
- IMPEGNA il Presidente del Consiglio Comunale a farsi portavoce e a sostenere, nelle sedi opportune, quanto sopra descritto nonché a convocare a Barletta tutti i Presidenti dei Consigli Comunali della BAT su questo argomento e IL SINDACO a farsi portavoce e a sostenere, nelle sedi opportune, quanto sopra descritto e ad intraprendere tutte le azioni politiche per tutelare il Comune di Barletta da eventuali danni derivanti dalla sottoscrizione di accordi in materia.
Analoga contrarietà al decreto legge sull’Autonomia regionale differenziata è stata espressa nei giorni scorsi dalla Cgil Bat, che ha promosso anche una raccolta di firme a sostegno di una proposta di legge alternativa.