Il 13 gennaio 1910 segnò una data memorabile per lo sport italiano: venne ufficialmente annunciata la creazione della Nazionale di calcio dell’Italia. L’iniziativa, promossa dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), rappresentò una svolta fondamentale per il nostro paese, segnando l’ingresso dell’Italia nel panorama internazionale del calcio.
L’idea di formare una squadra che rappresentasse l’Italia intera non fu solo un progetto sportivo, ma anche un simbolo di unità nazionale. La creazione della Nazionale, infatti, arrivò in un momento in cui il calcio stava diventando sempre più popolare tra gli italiani, affermandosi come un elemento di aggregazione sociale.
La FIGC stabilì criteri rigorosi per la selezione dei giocatori, scegliendo tra i migliori atleti dei club italiani. Un ruolo fondamentale fu assegnato all’allenatore, considerato il cuore del progetto poiché aveva il compito di costruire un gruppo coeso e capace di affrontare le sfide future.
La formazione si preparò così a competere con le migliori squadre del mondo, portando con sé il talento e la passione del popolo italiano.
Il debutto della squadra fu fissato per il 15 maggio 1910, con una partita contro la Francia: la prima uscita ufficiale della Nazionale. In vista di questo incontro, i giocatori si allenarono con impegno, superando le prime difficoltà organizzative di un progetto così importante.
Questo segnò un punto di svolta per lo sviluppo del calcio in Italia, anche a livello dilettantistico e giovanile: la creazione della squadra offrì un modello per le future generazioni e contribuì a consolidare il ruolo dell’Italia nel panorama sportivo globale.
L’annuncio della nascita della Nazionale fu l’inizio di un percorso fatto di sfide e grandi successi. Da quel momento, il calcio cominciò a occupare un posto sempre più importante nella vita e nella cultura degli italiani, gettando le basi di una tradizione che avrebbe creato un legame speciale e profondo tra la Nazionale e il suo popolo.
Celeste Rutigliano
