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25 novembre: intervista a Maria Felicia De Chiara

Parla l'assistente sociale dell’Osservatorio Giulia e Rossella - Centro Antiviolenza

Quello del 2023 sembra essere un 25 novembre diverso dagli altri. Un 25 novembre più amaro e drammatico che mai, ma al tempo stesso carico di consapevolezza, di rabbia e di voglia di fare rumore. Del resto ci troviamo a celebrare la Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne a pochi giorni dall’ennesimo femminicidio, il 105esimo per l’esattezza. E se per alcuni questo dato numerico è soltanto uno dei tanti che ci piovono addosso ogni anno durante questa ricorrenza; per altri, per molti, è il segno che questo è il momento di agire. Il silenzio deve essere rotto.

La morte di Giulia Cecchettin, uccisa brutalmente dall’ex fidanzato poco prima che potesse laurearsi, è il più recente e forse più evidente sintomo del patriarcato e della cultura del possesso che pervadono la nostra società.

Spesso il femminicidio è solo la punta dell’iceberg. Dietro c’è la violenza sessuale, quella verbale e  psicologica, lo stalking, il catcalling, le molestie sul lavoro e non ultima la violenza economica, in preoccupante crescita.

In occasione del 25 novembre, abbiamo intervistato Maria Felicia De Chiara, assistente sociale dell’Osservatorio Giulia e Rossella.

Maria Felicia fa parte dell’équipe di professioniste ed attiviste che da anni accolgono ed assistono le donne vittime di violenza, supportandole in un percorso di assoluta libertà ed autodeterminazione. Dal 1995 infatti, l’Osservatorio Giulia e Rossella è a fianco di donne e minori offrendo loro ascolto, sostegno psicologico, consulenza legale, servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro; il tutto con assoluta garanzia di anonimato, riservatezza e gratuità.

Con lei abbiamo parlato di violenza di genere “come fenomeno strutturale che riguarda tutti”, dell’importanza della prevenzione e della formazione nel contrasto alla violenza, di stereotipi che ancora resistono e di colpevolizzazione della vittima. Nell’intervista Felicia sottolinea l’urgenza di una vera e propria “rivoluzione che veda gli uomini impegnati a fianco delle donne nel cambiamento generazionale dei comportamenti discriminatori”. Infine, l’appello a donne e ragazze: ”Non è mai solo uno schiaffo. Intervenire in tempo si può. Qualora ci siano determinati segnali o nel caso in cui aveste bisogno di supporto non esitate a contattare il centro antiviolenza più vicino al vostro territorio”.

Video completo dell’intervista:

 

 

Articolista di barlettaweb24, il primo quotidiano on line del gruppo, giovane e innovativo, si pone l’obiettivo di coinvolgere i lettori e renderli attivi e partecipi sul proprio territorio, attraverso notizie costantemente aggiornate e approfondite.

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