La Giornata Internazionale dell’Ostetrica si celebra il 5 maggio di ogni anno dal 1987. È stata istituita dalla International Confederation of Midwives per celebrare la nascita della stessa ICM e la figura che questa rappresenta. Ogni anno viene scelto un tema e quello del 2023 è “Togheter again: from evidence to reality” ovvero ” Finalmente insieme: dalle prove alla realtá”. Il tema scelto quest’anno prepara l’intera comunità al congresso triennale ICM che torna a riunirsi dopo cinque lunghi anni.
Questa giornata celebra una figura cruciale, che ha il meraviglioso e ingrato compito di guidare le donne in un percorso di salute, ma anche nel più sfidante di tutti: la maternità.
Le ostetriche per vocazione e per formazione accompagnano le donne dalla ricerca di una gravidanza al puerperio, fino al completo recupero, passando per il parto e per l’allattamento. Rispondono poi a tutti quei dubbi legati alla salute intima e alle buone pratiche per una intimità sana. Un ruolo che “esiste” da quando esiste la donna. Che ha affiancato studio e metodo a buona parte di quello che l’istinto e la biologia femminile prevedono dalla notte dei tempi.
Una figura che ha saputo evolversi, seguendo le donne nel difficile percorso della emancipazione e del progresso. Stando al passo coi tempi ma senza dimenticare
che il proprio ruolo primario è quello di far dialogare le donne con la parte più profonda e per certi versi primitiva di sé stesse. Senza essere invadenti, ma tenendo ben saldo il polso della situazione.
La Giornata Internazionale dell’Ostetrica accende ogni anno un faro su una professione anche scomoda, coinvolta, soprattutto recentemente, in episodi racchiusi sotto la definizione di “violenza ostetrica”. Episodi che mettono in discussione non solo la professionalità ma anche l’umanità del personale coinvolto. Episodi appunto, che per quanto gravi e numerosi, non devono minare il ruolo prezioso che queste professioniste ricoprono nella società.
Casi che non devono mettere in cattiva luce una categoria intera, ma anzi spronarla a fare meglio. A combattere affinché si abbattano tanti tabù e ci sia personale sufficiente per dedicarsi alle pazienti, come il loro ruolo richiede e ad esporsi sempre, per isolare chi mina per primo la credibilità di una intera categoria.
La Giornata internazionale dell’Ostetrica si festeggia anche in Italia dal 1991 e muove ogni anno una grande macchina organizzativa. Associazioni e ordini professionali promuovono eventi di informazione e sensibilizzazione, con lo scopo di avvicinare quante più persone possibili a buone pratiche e prevenzione.
Gli eventi in Italia sono moltissimi: in Puglia segnaliamo la Sala parto dell’U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero di Barletta “Monsignor Dimiccoli” che oggi, 5 maggio, apre le porte a tutte le gestanti e le neomamme che abbiano voglia di apprendere e di mettersi in gioco. Gli incontri, completamente gratuiti, si terranno dalle ore 10 alle ore 13, presso l’U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia situata al III piano del P.O. “Mons. R. Dimiccoli”.
L’iniziativa della AslBari che coinvolge l’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Corato. Oggi, 5 maggio L’Umberto I apre le porte ai futuri genitori, invitandoli a due incontri dedicati alla cura del neonato. Dalle 9,30 alle 10,30 ci sarà un incontro dedicato al Babywearing tenuto dall’esperta Valentina Perrone. dalle 10,30 alle 11,30 invece, le ostetriche si confronteranno con le famiglie su allattamento, alimentazione e massaggio neonatale. L’incontro è aperto a tutte le mamme in dolce attesa, e a tutti i neogenitori.
La Giornata Internazionale dell’Ostetrica offre l’opportunità di conoscere meglio una figura professionale che per sua natura prende parte continuamente al miracolo della vita, e che di questo ha fatto la propria missione. Un’occasione per scoprirne tutte le sfaccettature e la sua grande utilità nel benessere femminile.