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Morte improvvisa e sindrome di Lazzaro

La morte improvvisa è un evento inaspettato, imprevedibile, durante il quale i soggetti, spesso giovani adulti apparentemente sani, perdono coscienza per arresto cardiaco: il cuore smette di battere.

Durante questa situazione il soggetto non accusa alcun sintomo, altre volte possono essere presenti crisi convulsive. Negli adulti un arresto cardiaco improvviso è causato da una malattia cardiaca (più del 15% è da attribuire a sindromi coronariche acute e una grande maggioranza è associata a patologie cardiovascolari).
In una percentuale significativa di pazienti, l’arresto cardiaco improvviso rappresenta la prima manifestazione della malattia cardiaca. Altre cause comprendono lo shock circolatorio provocato da malattie non cardiache (embolia polmonare, emorragia gastrointestinale o trauma), l’insufficienza respiratoria e i disturbi metabolici (inclusa l’intossicazione da farmaci).

La diagnosi deve essere tempestiva e i sintomi sono: assenza di polso, assenza di respiro e di coscienza, pressione arteriosa non rilevabile; dopo pochi minuti le pupille non reagiscono alla luce (si parla di assenza di riflesso pupillare alla luce poiché normalmente se illuminate da vicino da una fonte luminosa le pupille si restringono). In queste situazioni è indispensabile iniziare le manovre rianimatorie, (la RCP – Rianimazione Cardio Polmonare) per mantenere aperte le vie aeree e assicurare una circolazione sanguigna fino all’arrivo dei soccorsi e all’uso del defibrillatore.

E’ fondamentale per la sicurezza di tutti che ognuno di noi sia formato e possa attuare la RCP e usare il defibrillatore perché con semplici manovre, che possono essere insegnate a tutti ed imparate da tutti, si può davvero salvare una vita.

Tra le malattie cardiache che possono determinare una morte improvvisa troviamo: sindrome di Brugada, sindrome del QT lungo, sindrome di Wolff-Parkinson-White, cardiomiopatia ipertrofica (spesso causa di morte improvvisa dei giovani atleti), rottura di aneurisma aortico.

Alcune delle suddette patologie possono anche essere causa di morte apparente. Questa è caratterizzata da perdita della coscienza e della sensibilità, impossibilità di percepire il battito cardiaco e i movimenti respiratori, assenza dei riflessi, perdita della motilità muscolare e rilasciamento degli sfinteri, cosicché un soggetto appare morto pur essendo ancora in vita. La prova dello specchietto, che rivela la presenza di respirazione tramite condensazione del fiato su uno specchio posto appena sotto le narici, è negativa. La temperatura del corpo può scendere, di solito fino a 24 °C, ma anche sotto questo valore se è stato proprio il raffreddamento la causa dello stato di morte apparente.

E’ conosciuta anche con il nome sindrome di Lazzaro, proprio perché il soggetto sembra morto. Tra le possibili cause di morte apparente rientrano anche: sincope, folgorazione, congelamento, aritmia ipocinetica. Nell’asfissia (per l’impossibilità o la difficoltà a respirare) si ha un arresto cardiaco per mancanza di afflusso di ossigeno e riduzione dell’attività cerebrale.

Tuttavia in alcuni di questi casi eliminando la causa che ha scatenato il problema, la situazione clinica può essere risolta.

Con affetto

Dr.ssa Francesca Palmitessa

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