E’ stato arrestato dalla Polizia il 12 luglio scorso in flagranza, subito dopo aver intascato 200 euro non dovute da un paziente. “Dove si fa la coda… Io cerco di evitarti ovviamente tutte quelle rotture”, sarebbero state le ultime parole di Vito Lorusso, primario chirurgo oncologo del Giovanni Paolo II di Bari, prima di essere fermato dagli agenti con l’accusa di concussione. Scoperto, il professionista avrebbe accusato un malore.
Le indagini erano state avviate lo scorso 20 giugno, dopo la querela sporta dal parente di un paziente defunto; le prove del suo modus operandi sarebbero state raccolte con l’ausilio di telecamere e intercettazioni telefoniche e ambientali nello studio del medico, all’interno del presidio ospedaliero. Nel verbale della Procura di Bari si legge che il medico era solito vantarsi della propria competenza, denigrando invece l’operato dei suoi colleghi e della sanità pubblica in generale.
In merito alla vicenda giudiziaria, il direttore generale Alessandro Delle Donne fa sapere in una nota: «A seguito di quanto appreso dal comunicato stampa diramato dalla Procura, l’Istituto ha avviato la sospensione cautelare dal servizio del dr. Lorusso, demandando all’ufficio procedimenti disciplinari ulteriori provvedimenti, secondo quanto previsto dalle norme vigenti. Consapevoli che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, peraltro, vige il principio di non colpevolezza fino a sentenza passata in giudicato, è bene ribadire che bisogna essere inflessibili con chi, in cambio di denaro, promette vie preferenziali; pertanto, non faremo sconti a nessuno, nell’interesse di tutelare sia i lavoratori che i pazienti, a cui è dovuta assistenza, ma anche rispetto e attenzione».
Aggiornamento 16 luglio 2023: È stato convalidato ieri, 15 luglio, l’arresto in flagranza del primario Vito Lorusso, oncologo dell’Irccs di Bari fermato il 12 luglio scorso subito dopo aver intascato 200 euro da un paziente per evitargli, così si giustificava, le code delle visite.
Ma lascerà il carcere, poiché il gip ha disposto per il professionista gli arresti domiciliari. Al momento, stando alle indagini, sarebbero una quindicina gli episodi di concussione e peculato ai danni di malati di tumore contestati dalla pm. Lorusso ha dichiarato che i 200 euro intascati poco prima dell’arresto erano “un regalo” del paziente.