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Pesci spiaggiati a levante, allarme del Comitato OAP: “Analisi urgenti”

"Già a maggio chiedevamo il controllo delle acque costiere citate al fine di verificare la presenza di veleni a tutela della salute dei balneari" scrive Cianci

“Nel mese di maggio, a seguito della pubblicazione dei dati sul monitoraggio ambientale, il sottoscritto Comitato Operazione Aria Pulita chiedeva all’amministrazione delle analisi urgenti al fine di verificare la presenza di veleni nelle acque di levante, come risulta a pag. 52 del provvedimento riassuntivo che voglio riportare per l’ennesima volta all’attenzione di tutti e soprattutto dei responsabili della salute di noi cittadini: “Possono essere considerati recettori della potenziale contaminazione i lavoratori che abitualmente frequentano l’area (on-site), lavoratori che abitualmente frequentano le zone limitrofe all’area (off-site), popolazione residente che vive nelle zone limitrofe all’area (off-site) e popolazione residente e non residente che frequenta gli arenili limitrofi all’area (off-site). Infine, sono da considerarsi recettori anche la falda idrica stessa ed il mare (per la contaminazione da composti alifatici clorurati cancerogeni rilevati lungo la linea di costa)”». A seguito della segnalazione del ritrovamento di alcuni pesci spiaggiati lungo la litoranea di levante a Barletta, il presidente del comitato Operazione aria pulita Bat, Michele Cianci, torna sulla questione dell’inquinamento della zona.

“Tradotto in italiano: il mare di levante è recettore della potenziale contaminazione di prodotti cancerogeni poiché velenosi. Ovvero il mare di levante potrebbe contenere veleni. Pertanto, chiedevamo il controllo delle acque costiere citate al fine di verificare la presenza di veleni a tutela della salute dei balneari. Nulla di tutto questo è stato fatto dall’amministrazione comunale, orfana oramai da mesi dell’assessore all’ambiente. Le foto di cui al seguito dimostrano certamente che quel tratto di mare non è affatto in salute. Quei pesci, tra l’altro, entrano nella catena alimentare poiché lo gustiamo quotidianamente. Vogliamo sapere, anzi pretendiamo di sapere in modo categorico se l’attestazione del monitoraggio ambientale del 2000 e stranamente pubblicato nel 2023, abbia una qualche correlazione con ciò che sta accadendo in quel tratto di mare. Pretendiamo delle analisi immediate delle acque marine per verificare la presenza attuale di composti alifatici clorurati cancerogeni.

Inoltre, pretendiamo che gli alberi di via Veneto siano immediatamente liberati dalla colata di cemento che li soffoca irrimediabilmente. Infine, quali cittadini facciamo presente che non è possibile più procrastinare la nomina dell’assessore all’Ambiente poiché ciò provoca, come è evidente, inevitabili danni alla città ed ai cittadini, elettori e contribuenti in quanto si è alla presenza di un’amministrazione monca, uno dei pochi casi in Italia, tranne a voler dire che non ci sia nella nostra città alcun soggetto competente. Chi ha eletto questa Amministrazione ed il comitato è stato uno di questi, certamente non sognava di avere la propria città senza assessori di rilevanza vitale per il dinamismo amministrativo. Il comunicato da parte del Sindaco sul soffocamento degli alberi ne è una evidente dimostrazione. Attendiamo risposte immediate. In difetto saremo costretti a rivolgerci agli organi competenti a tutela di tutti i nostri diritti ma soprattutto del diritto alla salute!”, conclude Cianci.

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