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La depressione

Con il termine generico di depressione ci si riferisce ad uno qualsiasi dei diversi disturbi depressivi; alcuni di questi secondo il DSM -5 (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders), vengono distinti in base a sintomi specifici in: disturbo depressivo maggiore (o depressione maggiore), disturbo depressivo persistente, altro disturbo non specificato.

Con la parola depressione si identifica un tono dell’umore basso, accompagnato da demoralizzazione e tristezza tanto grave o persistente da interferire con le normali attività quotidiane. La malattia depressiva non interessa solamente la sfera emotiva e l’umore del paziente, ma interessa anche il corpo influenzando comportamenti e manifestandosi anche con sintomi fisici. La depressione è una patologia psichiatrica piuttosto diffusa che può interessare tanto gli adulti, giovani e anziani, quanto i bambini. Ne soffrono sia uomini che donne ed è più frequente nelle donne, è due volte più comune nelle ragazze adolescenti e adulte rispetto ai maschi della stessa età.

Spesso capita di sentirsi depressi o molto tristi, magari in seguito ad un trauma fisico, per la morte di una persona cara, la fine di una relazione, disgrazie economiche, calamità naturali; siamo persone che provano sentimenti ed è normale sentirsi tristi, angosciati e addolorati dopo un evento traumatico. Diventa disturbo quando quelle sensazioni, quelle emozioni, quello stato d’animo non solo persistono ma modificano la quotidianità di una persona. Nella forma più grave di depressione, il disturbo depressivo maggiore, il soggetto non solo non riesce a lavorare o non esce di casa, lamenta stanchezza, tristezza, umore depresso, non ha interesse per nulla, non si prende cura di familiari o animali, soffre di insonnia, ha inappetenza con perdita di peso, prova sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessiva, pensieri ricorrenti di morte e di suicidio e, talvolta, tentativi di suicidio.

Visivamente si presenta con una postura accasciata, evita contatto visivo, il tono della voce è basso, c’è un rallentamento fisico e mentale, ma anche stati di agitazione e irritabilità. Mal di testa, palpitazioni, dolori muscolari, alle articolazioni e addominali possono essere presenti. Le persone possono avere la sensazione di avere la testa confusa o vuota. Talvolta vi può essere stipsi o diarrea. Tutti questi sintomi che interessano non solo la sfera emotiva, ma anche quella comportamentale e volitiva, insieme ai sintomi fisici possono manifestarsi in modo acuto (con fasi di depressione molto acute ed improvvise, che magari tendono a scomparire da sole o con una terapia) oppure costantemente, anche se in forma leggera, con alcuni improvvisi momenti di peggioramento. In tal caso si parla di distimia.

Non sono ancora ben note quali siano le cause alla base della depressione: possono essere multifattoriali, dalla componente genetica alla componente ambientale e sociale. L’ereditarietà gioca un ruolo importante, si è visto che familiari di I grado di soggetti con disturbi depressivi sviluppano depressione.

In alcuni casi la depressione è il sintomo di altre patologie, psichiatriche e non o la conseguenza di abuso di sostanze o di farmaci. Il trattamento di questi disturbi dipende dalla forma di depressione, dalla gravità, dalla presenza di altre malattie e dal tipo di paziente, per esempio la depressione nel giovane adulto non è come quella dell’anziano.
In linea generale il percorso di guarigione segue due binari, la terapia farmacologica e il trattamento psicoterapico. La cosa che accomuna tutte le forme di disturbi depressivi è la mancata diagnosi precoce, molte persone sottovalutano i sintomi correlandoli a situazioni o a cause temporanee; spesso il soggetto non chiede aiuto a nessuno, né ad amici o conviventi, né al proprio medico per timore di essere giudicato o per vergogna o per rifiuto verso la patologia stessa.

Ricordate che il vostro corpo e la vostra mente sono interconnessi e che le malattie della mente inevitabilmente diventano malattie del corpo, non ignorate o sottovalutate i segnali che il vostro organismo vi manda.

Il modo migliore per prendersi cura di sé stessi è ascoltarsi.

Con affetto

Dr.ssa Francesca Palmitessa

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