“Con grande gioia, trasmettiamo le analisi chimiche delle acque prelevate il 25 agosto lungo la litoranea di levante, in Barletta, esattamente presso la spiaggia libera posizionata tra i Bagni Teti e Bagni Ciccio. Le analisi, come è possibile rilevare, rappresentano un mare che quel giorno era caraibico, assolutamente pulito ed esente da contaminazione di elementi chimici”. Così il presidente del Comitato operazione aria pulita Bat, Michele Cianci.
“Il comitato Operazione Aria Pulita, composto da cittadini attivi, si è autotassato ed ha fortemente voluto queste costose analisi, più volte chieste alla pubblica amministrazione locale. Le analisi sono scaturite a seguito del monitoraggio datato 2020 e depositato solamente a maggio 2023. Le nostre preoccupazioni scaturivano dall’inciso di pag. 52 ove è scritto: “Possono essere considerati recettori della potenziale contaminazione i lavoratori che abitualmente frequentano l’area (on-site), lavoratori che abitualmente frequentano le zone limitrofe all’area (off-site), popolazione residente che vive nelle zone limitrofe all’area (off-site) e popolazione residente e non residente che frequenta gli arenili limitrofi all’area (off-site). Infine, sono da considerarsi recettori anche la falda idrica stessa ed il mare (per la contaminazione da composti alifatici clorurati cancerogeni rilevati lungo la linea di costa)””. Tradotto in italiano: il mare di levante è recettore della potenziale contaminazione di prodotti cancerogeni poiché velenosi. Ovvero il mare di levante potrebbe contenere veleni. Ebbene, oggi nel 2023, non è così! Questa notizia deve rassicurare la cittadinanza e tutti coloro che usufruiscono del nostro mare levantino.
Da questa lieta notizia si deve partire, ancor di più, per far sì che la nostra città diventi una meta turistica ambita come tante altre località pugliesi. La nostra città è ricca di storia, una storia, come quella della Battaglia di Canne o quella della disfida di Barletta, proprio oggi rievocata, che emoziona i visitatori di qualunque parte del mondo”, conclude Cianci.
