Direttore Antonio Sarcina

APP

Giornata Mondiale dell’Alzheimer

Il dolore di dimenticare, la paura di essere dimenticati

Trascorriamo una vita a collezionare ricordi, ma non ci rendiamo davvero conto di quanto siano preziosi fino a quando non capita di perderli. A qualcuno tra voi sarà capitato di smarrire delle foto tra un trasloco e un altro, o di dimenticare di fare il backup di un dispositivo e per qualche motivo perdere completamente i dati di un computer o di uno smartphone. Ricordate lo smarrimento di quel momento? Ora immaginate che la stessa cosa, lentamente, accada nella vostra mente o in quella di un vostro caro. Questo è quello che tristemente fa la demenza e la sua forma più diffusa: la malattia di Alzheimer. Il 21 settembre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale dell’Alzheimer, con il preciso intento di diffondere quante più informazioni possibili su questa patologia e di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza di un approccio sociosanitario e assistenziale pubblico, e per ringraziare tutti i medici e i ricercatori che ogni giorno lavorano per combatterla.

All’inizio può capitare di smarrire la strada di casa o di dimenticare un percorso fatto centinaia di volte, di non ricordare cosa si è fatto poco prima o si è mangiato per pranzo. Lentamente si iniziano a confondere i nomi, e col passare del tempo, i volti familiari diventano degli sconosciuti avvolti nella nebbia mentre alcuni ricordi lontani sembrano nitidissimi. A volte, ancora, la mente genera ricordi non reali, romanzando la realtà, ma col passare del tempo ci fa anche dimenticare le abitudini e le esigenze fondamentali, come nutrirsi, lavarsi, e compiere tutte le attività che costituiscono la quotidianità.

Chi non ha mai avuto a che fare con la malattia di Alzheimer difficilmente potrà comprendere davvero lo scoramento che prova il paziente prima, all’insorgere della malattia, quando è ancora perfettamente in grando di comprendere cosa gli sta accadendo e a cosa va incontro, e i suoi cari poi, quando la malattia progredisce.  Quando si devono fare i conti col dolore di un padre, una madre, un fratello per cui sono diventati estranei e a cui vengono riservate a volte anche reazioni ostili. Dimenticare ed essere dimenticati: questa è la condanna inflitta a chi a che fare con la malattia di Alzheimer.

La Giornata Mondiale dell’Alzheimer è stata istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Alzheimer’s Desease International con il preciso scopo di non lasciare soli coloro che lottano contro la malattia e con la volontà di fare sempre di più per prevenirla e per finanziare la ricerca.

Il morbo di Alzheimer è la più comune forma di demenza ed è una patologia degenerativa ed irreversibile, insorge con maggiore frequenza dopo i 65 anni e ogni 5 anni l’incidenza raddoppia. Le donne sono statisticamente più colpite degli uomini e si stima che le varie forme di demenza siano la 7° causa di morte al mondo. In Italia si contano circa 1.100.000 pazienti colpiti da demenza e tra questi, il 50 – 60 % è malato di Alzheimer. Nel mondo arriviamo a circa 55 milioni di persone, e la stima tutt’altro che positiva è che si arrivi a 78 milioni di malati nel 2030. Numeri enormi, che rendono necessario l’incessante lavoro della ricerca e fondamentale la sensibilizzazione verso le buone pratiche di prevenzione.

Eliminare il fumo, consumare alcool, ma a piccole dosi, fare regolarmente attività fisica e seguire un’alimentazione povera di zuccheri, grassi e proteine animali rientrano tra le raccomandazioni per mantenersi in buona salute fisica e mentale, ma ovviamente non basta, e la scienza, solo e soltanto quella, può fare la differenza.

Il 21 settembre del 2023 anche la Puglia farà la sua parte aderendo all’appello lanciato dall’intergruppo parlamentare Alzheimer e Neuroscienze, e nello specifico dall’onorevole Annarita Patriarca e dalla senatrice Beatrice Lorenzin, a manifestare la propria sensibilità verso il tema. A Bari, nella serata di oggi, brillerà di viola il Palazzo della Regione; viola, come il fiore simbolo della malattia: il Non ti scordar di me, che è allo stesso tempo una preghiera e una speranza, che tutti coloro che ci convivono rivolgono silenziosamente a chiunque vogliano votarsi, affinché qualcosa sopravviva al buio della malattia.

Articolista di barlettaweb24, il primo quotidiano on line del gruppo, giovane e innovativo, si pone l’obiettivo di coinvolgere i lettori e renderli attivi e partecipi sul proprio territorio, attraverso notizie costantemente aggiornate e approfondite.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Condividi su:

Le più lette

Altri articoli
Correlati

A Barletta la “Natale de Grazia” comandata dal Tenente di vascello Annarita Porcelluzzi

La Nave “Natale De Grazia” del comparto SAR (search...

Mercato di via Rossini, quartiere Borgovilla indìce raccolta firme per spostarlo

“Il mercato settimanale di via Rossini, va spostato, ubicato...

Via Prascina, da lunedì 7 ottobre parte la nuova viabilità

Dopo la fase di consultazione con i cittadini interessati...

Villa Bonelli, chiusa per lavori ai giardini

Per permettere l’inizio dei lavori per il restauro e...