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Giornata Mondiale dell’Alzheimer

Il dolore di dimenticare, la paura di essere dimenticati

Trascorriamo una vita a collezionare ricordi, ma non ci rendiamo davvero conto di quanto siano preziosi fino a quando non capita di perderli. A qualcuno tra voi sarà capitato di smarrire delle foto tra un trasloco e un altro, o di dimenticare di fare il backup di un dispositivo e per qualche motivo perdere completamente i dati di un computer o di uno smartphone. Ricordate lo smarrimento di quel momento? Ora immaginate che la stessa cosa, lentamente, accada nella vostra mente o in quella di un vostro caro. Questo è quello che tristemente fa la demenza e la sua forma più diffusa: la malattia di Alzheimer. Il 21 settembre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale dell’Alzheimer, con il preciso intento di diffondere quante più informazioni possibili su questa patologia e di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza di un approccio sociosanitario e assistenziale pubblico, e per ringraziare tutti i medici e i ricercatori che ogni giorno lavorano per combatterla.

All’inizio può capitare di smarrire la strada di casa o di dimenticare un percorso fatto centinaia di volte, di non ricordare cosa si è fatto poco prima o si è mangiato per pranzo. Lentamente si iniziano a confondere i nomi, e col passare del tempo, i volti familiari diventano degli sconosciuti avvolti nella nebbia mentre alcuni ricordi lontani sembrano nitidissimi. A volte, ancora, la mente genera ricordi non reali, romanzando la realtà, ma col passare del tempo ci fa anche dimenticare le abitudini e le esigenze fondamentali, come nutrirsi, lavarsi, e compiere tutte le attività che costituiscono la quotidianità.

Chi non ha mai avuto a che fare con la malattia di Alzheimer difficilmente potrà comprendere davvero lo scoramento che prova il paziente prima, all’insorgere della malattia, quando è ancora perfettamente in grando di comprendere cosa gli sta accadendo e a cosa va incontro, e i suoi cari poi, quando la malattia progredisce.  Quando si devono fare i conti col dolore di un padre, una madre, un fratello per cui sono diventati estranei e a cui vengono riservate a volte anche reazioni ostili. Dimenticare ed essere dimenticati: questa è la condanna inflitta a chi a che fare con la malattia di Alzheimer.

La Giornata Mondiale dell’Alzheimer è stata istituita nel 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Alzheimer’s Desease International con il preciso scopo di non lasciare soli coloro che lottano contro la malattia e con la volontà di fare sempre di più per prevenirla e per finanziare la ricerca.

Il morbo di Alzheimer è la più comune forma di demenza ed è una patologia degenerativa ed irreversibile, insorge con maggiore frequenza dopo i 65 anni e ogni 5 anni l’incidenza raddoppia. Le donne sono statisticamente più colpite degli uomini e si stima che le varie forme di demenza siano la 7° causa di morte al mondo. In Italia si contano circa 1.100.000 pazienti colpiti da demenza e tra questi, il 50 – 60 % è malato di Alzheimer. Nel mondo arriviamo a circa 55 milioni di persone, e la stima tutt’altro che positiva è che si arrivi a 78 milioni di malati nel 2030. Numeri enormi, che rendono necessario l’incessante lavoro della ricerca e fondamentale la sensibilizzazione verso le buone pratiche di prevenzione.

Eliminare il fumo, consumare alcool, ma a piccole dosi, fare regolarmente attività fisica e seguire un’alimentazione povera di zuccheri, grassi e proteine animali rientrano tra le raccomandazioni per mantenersi in buona salute fisica e mentale, ma ovviamente non basta, e la scienza, solo e soltanto quella, può fare la differenza.

Il 21 settembre del 2023 anche la Puglia farà la sua parte aderendo all’appello lanciato dall’intergruppo parlamentare Alzheimer e Neuroscienze, e nello specifico dall’onorevole Annarita Patriarca e dalla senatrice Beatrice Lorenzin, a manifestare la propria sensibilità verso il tema. A Bari, nella serata di oggi, brillerà di viola il Palazzo della Regione; viola, come il fiore simbolo della malattia: il Non ti scordar di me, che è allo stesso tempo una preghiera e una speranza, che tutti coloro che ci convivono rivolgono silenziosamente a chiunque vogliano votarsi, affinché qualcosa sopravviva al buio della malattia.

Articolista di barlettaweb24, il primo quotidiano on line del gruppo, giovane e innovativo, si pone l’obiettivo di coinvolgere i lettori e renderli attivi e partecipi sul proprio territorio, attraverso notizie costantemente aggiornate e approfondite.

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