I Finanzieri del Nucleo Operativo Metropolitano di Bari hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali (due arresti domiciliari) emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bari, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica, nella quale sono stati riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico di due soggetti, ritenuti presunti responsabili dei reati di usura ed estorsione nei confronti di un imprenditore locale.
L’esecuzione del provvedimento cautelare costituisce l’epilogo di un’articolata attività di indagine svolta dalle Fiamme Gialle sotto l’egida dell’Ufficio del Pubblico Ministero che ha permesso di accertare le citate condotte illecite che portavano alla luce un complesso sistema di usura, che prevedeva dei prestiti in denaro con tassi d’interesse annui che oscillavano dal 40% al 90%, approfittando delle difficoltà economiche e dello stato di bisogno della vittima.
Inoltre, nel corso dell’attività investigativa erano stati tratti in arresto altri due soggetti legati a clan di spicco della criminalità barese, di cui uno operante sul territorio di Valenzano, per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e l’altro in quanto utilizzando dei documenti falsi si era sottratto ad un Ordine di consegna per l’esecuzione di misura di sicurezza ex art. 659 c.2 c.p.p. emesso dalla Procura della Repubblica di Bari.
La lotta ai fenomeni usurari ed estorsivi e di infiltrazione della criminalità nell’imprenditoria sana è imprescindibile per contrastare le forme di illegalità che minano il corretto funzionamento dell’economia, alterando la libera concorrenza di mercato. Gli esiti della presente attività d’indagine rappresentano un’ulteriore testimonianza del costante impegno della Guardia di Finanza al contrasto di ogni forma di illecito ed a tutela della legalità.