“Tu sei gay, pubblicherò tutte le tue foto da travestito su Facebook, ti renderò la vita impossibile, io ti ammazzo, ti taglio la testa”. Sono solo alcune delle minacce che un 57enne di Foggia avrebbe rivolto al figlio che aveva rivelato in famiglia la sua omosessualità. Con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, ieri 25 settembre l’uomo è stato arrestato sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della Procura.
Oltre al figlio 20enne, a subire i comportamenti aggressivi dell’uomo era anche la moglie, accusata di difendere il ragazzo. La Polizia di Stato evidenzia che “la misura cautelare è stata adottata all’esito di diversi interventi da parte del personale della squadra volanti della Questura di Foggia, che hanno consentito agli investigatori della squadra mobile di ricostruire una situazione familiare particolarmente allarmante, poiché caratterizzata da diversi episodi di violenza fisica e psicologica ai danni della moglie e del figlio ventenne”. Le violenze non si sarebbero limitate alle minacce verbali ma, in più di un’occasione, l’uomo avrebbe aggredito fisicamente mamma e figlio, brandendo un coltello.
Accuse che però vengono respinte dall’indagato. “Il mio assistito ha respinto le accuse nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip – dichiara il difensore del 57enne, l’avvocato Vincenzo Paglia – falso che non abbia accettato l’omosessualità del figlio, quello che non accettava era che invitasse a casa gente sconosciuta. Non ha mai aggredito i familiari, tantomeno con un coltello; c’è stato soltanto qualche semplice litigio per incomprensioni familiari, ma mai alcuna violenza”