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La compagnia “Teatro Fantàsia” invitata in Albania al Festival Internazionale Skampa

“Spedizioni Don Chisciotte” sarà l’unico spettacolo a rappresentare l’Italia

La compagnia “Teatro Fantàsia“, fiore all’occhiello barlettano, approderà sabato 14 ottobre al Festival Internazionale Skampa di Elbasan in Albania, dove avrà il compito di rappresentare non solo la città, ma anche l’intera nazione, essendo il solo esempio di teatro italiano convocato.

Al pubblico albanese verrà presentata “Spedizioni Don Chisciotte”, commedia leggera a sfondo sociale, portata in scena da Alessandro Piazzolla e Nicola Calabrese, amici di lunga data nella vita vera, che prima di questo spettacolo non avevano mai collaborato in scena. La scelta del titolo è presto spiegata: il corpo teatrale è una rivisitazione in chiave moderna del celebre romanzo di Miguel de Cervantes, cui ambientazione è un anonimo magazzino, un perfetto luogo-non luogo.

Spedizioni Don Chisciotte parte dalla necessità di due amici di ritrovarsi sul palco. – racconta Piazzolla- Non abbiamo rispettato le caratteristiche fisiche dei due personaggi per non creare una rappresentazione canonica. Abbiamo cercato di attualizzare la storia, portandola in un contesto familiare per noi, in cui due amici cercano di ritrovarsi in una situazione lavorativa per continuare a sognare, nonostante la vita vera che li circonda non dia loro il tempo e lo spazio per farlo.

C’è tutto all’interno – continua- le linee temporali del testo originale sono rispettate: l’incontro, il viaggio, l’abbandono di uno dei due e la voglia di sognare ancora.”

Dunque, due adulti al galoppo di altrettante mazze da scopa si preparano a vivere un’avventura cavalleresca nel grigiore di un deposito. E come se ciò non bastasse, lo fanno durante le loro ore di lavoro.

Due folli, penserete. Sì, di due folli si parla, ma che certamente conservano più senno di tutti coloro che scelgono una vita alienata al lavoro, in un’inesorabile atrofia di spirito.

Nella freddezza di un magazzino sommerso da cartoni, date di scadenza e conti in tasca, Don Chisciotte della Mancia e Sancho Panza trovano il coraggio di vivere la loro personalissima libertà, riscoprendo la dolcezza dell’immaginazione.

Il desiderio di evasione di Sancho che supera quello di Don Chischiotte, è il momento più romantico dell’intera storia. Dopo aver vissuto anni in una gabbia mentale, finalmente Panza, colui che in principio teneva i piedi ben saldi al terreno, si lascia andare al sogno, ma si ritrova ad essere il solo a crederci. Senza nessuno che riesca a sognare con lui e per lui, Sancho si rende conto di voler continuare a volare, non potendo più accettare di vivere la “vera realtà”, avendo assaggiato il miele della fantasia.

All’interno della stesura teatrale vi è anche lo spazio per tematiche sociali importanti, come la sicurezza sul lavoro. In scena, infatti, la morte del sogno viene rappresentata dalle precarie condizioni lavorative, che purtroppo sono una realtà tristemente comune.

In merito all’occasione di esibirsi fuori dal Bel Paese, Alessandro Piazzolla dichiara – “Per noi è un onore e un privilegio ma soprattutto una responsabilità. Siamo la sola compagnia italiana a essere presente all’interno del Festival e presenteremo il nostro spettacolo in lingua italiana. In Albania qualcuno parla in italiano ma certamente non tutti. La nostra è una commedia leggera e sapere che molto probabilmente il pubblico non capirà le battute ci mette in una situazione di sfida personale. Dall’altra parte, il nostro teatro è pieno di immagini riconoscibili, soprattutto perché lavoriamo con una trama già famosa. Cerchiamo di distruggere quella che è la sacralità del teatro, cercando di riportare il teatro alla sua vera origine, quella di rivoluzione delle masse, per accrescere l’Io all’interno delle masse, per dare consapevolezza.”

L’attore e insegnante aggiunge poi una non troppo velata critica all’amministrazione comunale “Noi abbiamo chiesto il patrocinio gratuito al Comune, ma anche per questa avventura non abbiamo avuto risposta. I politici di turno non danno la giusta importanza al nostro lavoro e sono totalmente assenti per quanto riguarda la nostra compagnia. Nelle altre città i nostri spazi vengono finanziati, ma qui questo non avviene e non si capisce il perché. Ogni volta noi non siamo contemplati come compagnia locale, nonostante viviamo con enormi sforzi il territorio, non solo con i laboratori teatrali e sotto l’aspetto scolastico, ma anche portando nuove scoperte in città, organizzando annualmente rassegne teatrali, musicali e di danza. Ovviamente, questo dispiace.”

 

Social addict e fotoreporter di BarlettaWeb24, il primo quotidiano on line del gruppo, giovane e innovativo, si pone l’obiettivo di coinvolgere i lettori e renderli attivi e partecipi sul proprio territorio, attraverso notizie costantemente aggiornate e approfondite.

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