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Trofeo Fieramosca: connubio tra gioco e disciplina nello sport

La competizione ha attratto oltre 100 tiratori da tutt'Italia

“Stai villeggiando quando terroristi armati hanno deciso di rendere la tua villa in campagna il loro campo base per pianificare attacchi, difenditi. “

Questo uno dei fantasiosi scenari -tecnicamente stage– scelti per il Trofeo Fieramosca 2023, una competizione di tiro dinamico sportivo e difensivo, tra cui figurano anche una metropolitana, un luna park, una banca, un ufficio e un centro commerciale.

Lo sport nasce in America, dall’organizzazione IDPA– International Defensive Pistol Association – e punta a simulare alcune situazioni estreme di difesa, in cui vi è l’impiego di armi da fuoco.

Il poligono Fieramosca si è lasciato incendiare dallo spirito della competizione e ancora una volta, Barletta diventa luogo d’incontro per atleti provenienti da ogni parte d’Italia. Sono quasi 100 i tiratori giunti nella città della Disfida per partecipare all’edizione di quest’anno e di loro colpisce soprattutto la disciplina mentale.

“È un’attività bellissima, interessantissima, di concentrazione e disciplina. – Commenta Sara Aiello, tiratrice iscritta al torneo – Essendo basato sulla tecnica e sulla difesa allena anche nella quotidianità i sensi e l’attenzione. Io – continua – sono una giovane donna, che lavora per un’università di Napoli e che, con molta amarezza, si dedica pochissimo a questo sport. Sono arrivata questa mattina, un vero e proprio tour de force. Faccio parte del settore difensivo Jeff Cooper Academy e tutti noi abbiamo molta ammirazione verso quest’organizzazione. La gara è talmente tanto bella che non potevo non venire: è tecnica, tattica, lineare e fluida, come piacciono a noi. Mi sono avvicinata a questo sport grazie a mio marito, – racconta poi – all’epoca mi dedicavo già ad altre attività sportive e preferivo non aggiungerne un’altra. Ma poi, una volta aver provato una carabina mi sono innamorata.

Uno sport particolare, dunque, che non nasconde la sua natura giocosa a metà strada tra la disciplina del grilletto e la leggerezza di un videogame sparattutto, come racconta anche Fabio De Iudicibus, co-organizzatore della competizione – “Per noi è innanzitutto un gioco, un modo per divertirsi e stare insieme, non manca mai la possibilità di incontrare amici che vengono da fuori. Non è assolutamente uno sport professionistico, ma amatoriale.”

In merito alla struttura del Trofeo Fieramosca spiega – È uno sport individuale, ognuno gareggia per sé stesso e alla fine della gara ognuno avrà il proprio punteggio. Il gioco consiste nello svolgere determinati stage nel minor tempo possibile, bisogna naturalmente, colpire e centrare le sagome, che hanno punteggi di penalizzazione differenti tra di loro nel momento in cui non vengono centrate.”

L’impiego di armi da fuoco potrebbe creare riflessioni controverse nei confronti dell’attività sportiva, ma come ci tiene a precisare Agostino Presutti, supervisore arbitri, si tratta di “una disciplina che si pratica in totale sicurezza, ogni tiratore ha il supporto di due ufficiali di sicurezza, più un terzo ufficiale che ha il compito di supervisore, che in questo caso è il mio ruolo. Esiste un pregiudizio di fondo sull’utilizzo di armi da fuoco come sport, perché sono attrezzi che potenzialmente potrebbero offendere, ma questi sono campi da sport e queste sono giornate di sport, le armi quindi sono solo attrezzi sportivi. – Presutti aggiunge poi – Consiglio questo sport a chi ha voglia di mettersi alla prova anche dal punto di vista psicofisico perché sono richieste doti di concentrazione, di tenuta, di serietà e di disciplina. Ritengo possa interessare a una platea più ampia rispetto a quella che oggi invece è appassionata a questo mondo.”

 

Michele Cortellino, presidente del A.T.D.S. Fieramosca commenta: “I ragazzi volenterosi che vogliono iniziare a praticarlo hanno solo un piccolo ostacolo: devono essere maggiorenni e aver ricevuto il rilascio del porto d’armi. Questo ti consente di acquistare l’arma e le munizioni, che oggi come oggi hanno un prezzo elevatissimo. Non è proprio uno sport per tutti, bisogna essere intenzionati a praticarlo in maniera seria perché appunto ci si deve attivare su più fronti.”

Social addict e fotoreporter di BarlettaWeb24, il primo quotidiano on line del gruppo, giovane e innovativo, si pone l’obiettivo di coinvolgere i lettori e renderli attivi e partecipi sul proprio territorio, attraverso notizie costantemente aggiornate e approfondite.

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