Nella mattinata odierna, a Trani, presso il Monastero di Santa Maria di Colonna, nell’ambito della ricorrenza della “Virgo Fidelis”, della “Giornata dell’orfano” e dell’82° anniversario della Battaglia di Culqualber, è stata celebrata la Santa Messa, officiata da S.E. Mons. Leonardo D’Ascenzo, Arcivescovo dell’arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, alla presenza di Autorità civili e militari del territorio.
L’evento, organizzato dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Barletta, Andria e Trani, ha visto la partecipazione del comandante, Col. Massimiliano Galasso, e di una rappresentanza di ufficiali, marescialli, brigadieri, appuntati e carabinieri in servizio presso i reparti della BAT.
Alla ricorrenza, hanno preso parte, inoltre, le vedove e gli orfani residenti nella provincia, i familiari delle vittime del dovere e dei feriti di Nassiriya, nonché una rappresentanza dell’associazione Nazionale Carabinieri.
La scelta della “Virgo Fidelis”, come Patrona dell’arma, il cui culto è iniziato dopo l’ultimo conflitto mondiale, è ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato al servizio della Patria, è caratteristica dell’arma dei Carabinieri. Da qui il motto “Nei secoli fedele”. Creato nel 1914, in occasione del primo Centenario dell’arma dei Carabinieri, dal Capitano Fusi per la medaglia commemorativa dell’evento, questo motto è divenuto contrassegno antonomastico dell’istituzione.
Venne poi concesso quale motto araldico da Vittorio Emanuele III all’arma dei Carabinieri il 10 novembre 1933, in applicazione della legge 24 marzo 1932 n. 293 relativa ai motti araldici per l’Esercito.
L’8 dicembre 1949, il Pontefice Pio XII proclamava ufficialmente Maria “Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri”, fissando la celebrazione della festa il 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al Tempio e della ricorrenza della battaglia di Culqualber, avvenuta nel 1941 in Africa Orientale, che vide l’estrema resistenza e il sacrificio finale da parte del 1° Gruppo Carabinieri Mobilitato nella difesa del relativo caposaldo.
La scelta, in questa data, di associare anche la “giornata dell’orfano”, rappresenta per i Carabinieri e per l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’arma un momento di concreta vicinanza alle vedove e ai figli dei caduti.