“Questo weekend si apre con una notizia che inevitabilmente si ascrive tra quelle che fanno discutere, ma soprattutto fanno riflettere. Le dimissioni del sindaco Cannito”. I referenti del Comitato di zona 167, Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella, commentano in una nota esprimendo il disappunto di tutti i residenti per quanto accaduto ieri, 24 novembre, nel corso della seduta di Consiglio comunale al termine della quale il primo cittadino Cosimo Damiano Cannito ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Sindaco.
“Con ogni probabilità in molti pensano che i cittadini siano insensibili o disinteressati alla vita amministrativa della città, ma è una ipotesi che dobbiamo respingere con una certa decisione e allontanarla. Fortunatamente la tecnologia ha fatto passi da gigante mettendo a disposizione di ciascuno la possibilità di informarsi in tempo reale e seguire anche le sedute del consiglio comunale da qualsiasi posto.
Molti cittadini hanno cosi avuto la possibilità di assistere all’ennesimo spettacolo, anzi avanspettacolo, squallido, indecoroso ed irriguardoso dell’ultimo consiglio comunale. Sì proprio così, uno schiaffone, dopo gli anni della pandemia, della crisi energetica legata ai conflitti bellici, ad una comunità che è costretta a fare i conti con una quotidianità sempre più difficile e che non merita questo squallore da parte di chi deve, altresì, cercare soluzioni nell’esclusivo interesse della collettività.
Il Comitato della zona 167 è sommerso, in queste ore, da messaggi di protesta anche piuttosto vibranti e coloriti nei confronti di tutto il consiglio comunale, nessuno escluso, dove ancora una volta si è pervicacemente strumentalizzata la 167 e i suoi residenti per mascherare i soliti giochini della politica (facciamo fatica a definire questa come politica) volti alla tutela di un interesse particolare piuttosto che quello collettivo.
Ancora una volta l’innesco di questo teatrino vede coinvolta la zona 167 e, per ironia della sorte, ancora una volta quell’area già oggetto della mancata realizzazione del centro di raccolta rifiuti. Evidentemente quell’area deve avere un qualcosa di misterioso che la rende sfortunata a chi vuole assecondare un interesse diverso da quello dei residenti.
E’ oramai evidente, ma lo avevamo già evidenziato, che quando si parla di “mattone”, PUG, varianti, contratti di quartiere, ecc si manifesta uno spettacolo nefasto per la città…non è difficile quindi intuire quali siano i reali interessi sui cui si appunta l’attenzione di chi riceve il mandato a rappresentare i cittadini che nelle intenzioni di voto hanno, però, invocato l’esatto contrario.
Fedeli al sempre manifestato interesse per la comunità intera esortiamo il sindaco dimissionario a rendere pubblicamente, ovemai ne avvertisse la sensibilità e la responsabilità, i nomi, i cognomi e le circostanze che lo tengono ostaggio e con lui l’intera città che non merita altre sofferenze oltre quelle fin qui patite
Dal canto nostro intimiamo tutti gli attori di queste sceneggiate di bassissimo livello culturale e intellettuale a non continuare a strumentalizzare le difficoltà che i residenti e gli esercenti sono costretti quotidianamente ad affrontare dovute in gran parte proprio alle inefficienze e alla pochezza di chi dovrebbe assumere decisioni e che invece asseconda fini altri”, conclude la nota.