Con l’accusa di violenza sessuale continuata e pluriaggravata nei confronti di due bambine di 9 e 13 anni, figlie della donna, una coppia è stata arrestata dagli agenti della Polizia di Stato a Canosa di Puglia (BT). Le presunte violenze sarebbero state compiute dal compagno della madre, un 67enne. La donna, 44enne, più volte avrebbe assistito agli abusi sulle figlie senza impedirli, secondo l’accusa.
Le indagini sono coordinate dalla Procura di Trani che, anche attraverso intercettazioni ambientali, avrebbe appurato che la madre ignorava le richieste di aiuto delle bambine e sarebbe stata, quindi “pienamente consapevole degli abusi”.
La coppia è stata arrestata: lei si trova in carcere a Trani, lui a Lucera (Foggia). La scoperta delle presunte violenze è avvenuta per caso, quando la più piccola delle due vittime ha avuto un malore. Ai medici la bimba ha raccontato tutto l’orrore che subiva in casa da anni, insieme alla sorella. Le sue dichiarazioni hanno fatto scattare le indagini della Polizia.
Dall’ascolto delle due ragazzine e dalle intercettazioni sarebbe emerso un quadro di degrado e “profonda solitudine, una situazione, protrattasi negli anni, fatta di abusi, violenze, di sopraffazione fisica e psicologica” compiute dal 67enne “di fronte a una completa tolleranza da parte della madre”.