Nella seduta di ieri mattina, 7 dicembre, la Giunta regionale ha approvato il Piano Attuativo 2021-2030 del Piano Regionale dei Trasporti, già adottato con DGR 754/2022. Il Piano interessa l’intero territorio regionale, proponendo strategie, obiettivi operativi e azioni di breve, medio e lungo periodo che coinvolgono tutte le modalità di trasporto, confermando una programmazione dei trasporti orientata alla sicurezza, alla sostenibilità, all’intermodalità e all’utilizzo di moderne tecnologie. Il PA 2021-2030 si impegna infatti a rispondere agli obiettivi del Green New Deal in termini di decarbonizzazione, al fine di contribuire al raggiungimento della neutralità delle emissioni inquinanti (impatto climatico Zero) entro il 2050, nonché a quelli del Piano Nazionale Integrato per l’Energia ed il Clima (PNIEC).
“Questo Piano è stato redatto in un momento storico di grande complessità – spiega l’assessore ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, Anita Maurodinoia – in cui si sono sovrapposti la conclusione del ciclo di programmazione comunitaria 2014-2020 e l’avvio del ciclo 2021-2027, di cui sono stati recepiti criteri e obiettivi, la definizione del PNRR e del Fondo complementare, di cui nel documento regionale si prende atto introducendo tutti i progetti con essi finanziati, e dei Contratti di programma con RFI e Anas, la revisione della Rete TEN-T. Inoltre con l’approvazione del Piano la Regione Puglia assolve alle nuove condizioni abilitanti definite dalla Commissione europea per l’accesso ai finanziamenti 2021-2027. E’ evidente che esso costituisce la fondamentale ossatura della programmazione regionale in materia di trasporti e mobilità.”
Il Piano Attuativo 2021-2030 si articola su tre livelli. Il primo livello europeo/nazionale assicura il collegamento del sistema regionale dei trasporti con la rete europea TEN-T, con i suoi corridoi multimodali e punti di accesso (poli di commutazione) che essa serve direttamente: Foggia, Barletta, Bari, Taranto, Brindisi, Lecce. Il secondo livello territoriale assicura sia il collegamento tra i comuni sia tra questi e i principali poli attrattori di traffico di rango sovracomunale. Il terzo livello locale per il quale il Piano propone un set di strategie d’intervento e misure condivise in tema di mobilità delle persone e logistica delle merci per contrastare la frammentazione delle soluzioni adottate a livello locale.