Alcuni scelgono di allestire il presepe nei primi giorni di dicembre, altri di aspettare l’Immacolata, ma una cosa è certa: in pochissimi sostengono i ritmi della signora Giusy Cannone, che inizia a fare spazio nel suo salotto nei primi di settembre.
Nel suo appartamento in via Benucci, il presepe è cresciuto come una magica e luminosa pianta rampicante, che anno dopo anno ha inglobato tv, orologio e mobili, fino a ricoprire l’intero soggiorno.
Giusy è una donna dall’animo creativo, che trova sempre il modo di utilizzare ciò che ha a disposizione per scopi artistici, caratteristica che accoglie i visitatori prima ancora di solcare la porta d’ingresso, sulla quale vi sono colorate ghirlande fatte di mollette opportunamente lavorate e incollate tra di loro.
Una passione, quella del presepe, tramanda romanticamente dalla figura paterna, che aveva la premura di allestire il presepe non solo nel liceo classico, dove era professore, ma anche in altre scuole. Un giorno, proprio dal laboratorio del suo liceo, il padre prese una conchiglia oceanica per portarla alla giovane Giusy, allora ventiquattrenne, che subito vide l’occasione per rappresentarci all’interno la Natività. Da quel Natale, pian piano la passione e la voglia di sperimentare hanno preso il sopravvento, giungendo a mo’ di eredità anche al figlio Enzo, estremamente entusiasta del lavoro della madre: “Se non vivessi qui vorrei sicuramente viverci” ha esclamato sorridente prima di accoglierci in casa. Tra le varie colline e irregolarità del presepe, spunta sorprendentemente una tastiera, dalla quale Enzo si lascia facilmente tentare per intonare canti natalizi, allietando la permanenza degli ospiti e rivelando il suo forte amore per questa particolare atmosfera di festa.
Ad accogliere le nostre telecamere è stata anche Gioia, la dolcissima e allegra cagnolina della casa, persino lei in tema natalizio, grazie alla sua colorata e luminosa pettorina a led.
“Io ho sempre fatto il presepe, anche nei condominii in cui abitavo. – racconta Giusy – Dopo la pensione mi son dedicata molto di più alle mie creazioni, che hanno arricchito il presepe, valorizzando ogni scena. Quando inizi ti senti così tanto soddisfatto, che anno dopo anno vuoi aggiungere sempre di più. Abbiamo preso piano piano le prime giostre, poi ho creato a mano le fontane… vi lascio immaginare l’ingegno. Ad esempio, questa volta ho creato dei ripiani con i fili di nylon per armonizzare una parete piatta. Quest’anno ne sono davvero fiera. Non posso aggiungere altro.”
Ciò che rende davvero unico il presepe in via Benucci è il suo alternare alte e più canoniche scene cristiane a elementi di vita terrena e mondana, tra i tanti: un parco giochi con montagne russe, un laghetto con pesci veri, un teatro, una piscina, una fattoria, un canile, uno stadio, un reparto Covid, la stazione di Barletta, un carretto dei popcorn, una fabbrica di cioccolato, ispirata direttamente dall’omonimo film e la spiaggia di Miami, con vera sabbia della Florida.
Da menzionare è sicuramente anche l’incantevole albero di Natale, decorato con grandi e bianchi fiori di cotone, realizzati a mano dalla padrona di casa in più di un anno e mezzo di lavoro.
In merito al suo angolo preferito ha aggiunto poi: “Sicuramente è Lourdes. Quest’anno, a differenza dell’anno scorso, quando c’era solo la grotta, mio figlio è riuscito a trovarmi le chiese. Mi piace soprattutto una, quella più in alto, dove ci sono anche le campane che suonano”.
Insomma, ogni anno, mentre molti barlettani si preparano al Natale, c’è qualcuno che indubbiamente si mobilita un po’ di più.
Guarda il servizio video del presepe della signora Giusy:
