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Fondi nuovo ospedale Andria, Pd Bat e Caracciolo: “Ci sono, nessun allarmismo”

"Solo demagogia e triste strumentalizzazione di un argomento delicato come quello della sanità", dichiarano

“Nessun allarmismo, i fondi per il nuovo ospedale di Andria ci sono”. Lo conferma Lorenzo Marchio Rossi, segretario Pd Provincia Bat, dopo le dichiarazioni del medesimo tenore dell’assessore regionale alla Salute Rocco Palese.
“I fondi per la realizzazione del nuovo ospedale di Andria non sono a rischio, Fratelli d’Italia eviti allarmismi. Quella che viene definita revoca di un finanziamento da 318 milioni di euro è solo un atto dovuto già previsto dalle regole fissate negli Accordi 2002 e 2008 con il Ministero della Salute. Le risorse finanziarie stanziate restano nella disponibilità della Regione Puglia poiché già stanziate con leggi di bilancio.
L’iter per la realizzazione del nuovo ospedale proseguirà regolarmente, il resto è solo demagogia e triste strumentalizzazione di un argomento delicato come quello della sanità”, conclude Marchio Rossi.

“I fondi per i gli ospedali di Andria e Maglie-Melpignano non sono in discussione. FdI non crei allarmismi” ribadisce Filippo Caracciolo, presidente del gruppo Pd in Consiglio regionale.

“Le risorse per il nuovo ospedale di Andria, per quello di Maglie-Melpignano e per la ristrutturazione di parte del policlinico di Foggia non sono in discussione. Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia evidentemente non conosce bene i meccanismi legislativi.

Piuttosto che creare inutili allarmismi – prosegue Caracciolo – i colleghi di FdI dovrebbero informarsi: quella che viene definita revoca di un finanziamento da 318 milioni di euro è solo un atto dovuto già previsto dalle regole fissate negli Accordi 2002 e 2008 con il Ministero della Salute. Le risorse finanziarie restano nella disponibilità della Regione Puglia poiché già stanziate con leggi di bilancio.

Va detto inoltre – aggiunge il presidente del gruppo Pd – che la pandemia, l’aumento delle materie prime e l’aumento dei prezzi dei carburanti hanno condizionato fortemente le voci di spesa tanto da portare all’approvazione di un ulteriore finanziamento che va ad aggiornare l’accordo raggiunto nel 2019 e firmato nel 2020.

L’invito che rivolgiamo ai colleghi di Fratelli d’Italia è quello di non utilizzare in maniera demagogica questioni delicate come quelle della sanità. Sarebbe opportuno, invece – conclude Caracciolo – che ci si mobilitasse insieme sulla ripartizione dei FSC e sul superamento di un metodo di ripartizione del fondo sanitario nazionale che penalizza fortemente il meridione”.

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