Si sarebbero avvalsi della facoltà di non rispondere il medico e l’infermiera del Pta di Trani finiti agli arresti domiciliari una settimana fa con le accuse di concussione e peculato.
Silenzio di entrambi, quindi, agli interrogatori di garanzia davanti al gip del Tribunale di Trani, Domenico Zeno.
I fatti contestati dalla Procura risalgono al periodo compreso tra febbraio e marzo 2023: si tratterebbe di circa 30 casi, in cui il medico, responsabile dell’Unità di radiologia del Pta di Trani, e l’infermiera avrebbero ricevuto somme di denaro dai pazienti per effettuare esami diagnostici nelle strutture pubbliche saltando le liste d’attesa.