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Si muore di lavoro! Anche a Barletta sindacati in piazza per le morti bianche

CGIL e UIL accanto ai lavoratori e alle lavoratrici della BAT e d'Italia per urlare il loro "basta!" alle morti sul lavoro

Si muore di lavoro! è intorno a queste parole scritte nero su bianco su un grande striscione che si è riunito ieri mattina, davanti alla Prefettura di Barletta, un gruppo di lavoratori e rappresentanti CGIL e UIL per manifestare contro le morti bianche, ovvero i morti sul lavoro.

Dopo la tragedia avvenuta a Firenze nel cantiere di Esselunga in cui hanno perso tragicamente la vita cinque lavoratori e altri sono rimasti feriti più o meno gravemente, sono stati tanti i lavoratori e le lavoratrici scesi in piazza per accendere di nuovo i riflettori contro una piaga sociale che miete vittime con un ritmo incessante.

Nonostante i numeri sembrino raccontare un miglioramento, questo in realtà è solo puramente matematico, ma ben lontano dall’essere soddisfacente: sono, infatti, diminuiti di pochissime unità i decessi, ma gli incidenti sono ancora tantissimi e spesso di notevole entità. Solo in Puglia i dati del 2023 parlano di oltre 27500 infortuni, una media di 78 al giorno, una statistica inaccettabile, ha sottolineato Michele Valente, Segretario Generale CGIL BAT.

Il Decreto 81/2008, che detta con estrema precisione la linea in merito alla sicurezza sul lavoro non è sufficiente a scongiurare il ripetersi di tragedie come quella che ha coinvolto gli operai a Firenze o qualche mese fa a Brandizzo, solo per citare i casi più eclatanti degli ultimi mesi. Sebbene il governo abbia avviato un importante lavoro di revisione e legislazione in merito, è evidente che imprenditori, datori di lavoro e lavoratori stessi non sono ancora al passo con la regolamentazione.

La delegazione, composta da Valente e da Francesco Dileo, Responsabile Comunale UIL Barletta, ha presentato alla Prefetta un documento congiunto in cui si chiede di introdurre energie nuove e far seguire al dolore e al cordoglio istituzionale anche gesti concreti, affinché tutto questo dolore sia quantomeno utile ad evitarne dell’altro.

“Serve rafforzare ancor più gli organici ispettivi. Serve affrontare il tema della precarietà che lascia sotto ricatto i lavoratori che reclamano rispetto delle norme. Abbiamo proposto l’introduzione di una patente a punti per le imprese che penalizzi quelle che non rispettano misure di prevenzione e sicurezza e sono già incorse in infrazioni o incidenti. Serve una congruità temporale rispetto all’esecuzione delle opere che eviti di mettere sotto stress lavoratori e strumentazioni. Serve l’obbligo della timbratura perché è indegno per un Paese civile non sapere chi e per quanto tempo è al lavoro in un cantiere.”

Come si evince da questo estratto del documento consegnato ieri in Prefettura i sindacati chiedono a gran voce un impegno sistematico e metodico per intervenire in tutti gli ambiti in cui il sistema mostra delle criticità evidenti come appunto le gare d’appalto e il monitoraggio del rispetto delle leggi.

Entrambi i rappresentanti dei lavoratori hanno sottolineato ai nostri microfoni quanto siano inadeguate le gare d’appalto così come sono strutturate oggi, e quanto siano insufficienti le forze messe in capo per monitorare, ispezionare e all’occorrenza sanzionare le violazioni al Decreto 81/2008. Occorre quindi che tutte le parti coinvolte si predispongano ad un cambio di rotta radicale, che ponga al centro il benessere e la salvaguardia dei lavoratori.

Questo significa che ogni aspetto del rapporto di lavoro va tutelato in egual misura: contratti regolari, compensi equi, trasparenza negli appalti e ultimo ma ovviamente centrale, la sicurezza sul lavoro, attraverso le norme di formazione, prevenzione e protezione di tutti i lavoratori. Solo unendo le forze con la consapevolezza che un luogo di lavoro sicuro è un luogo di lavoro sano e altrettanto produttivo si riuscirà, con tempo e pazienza, a relegare le morti bianche a un doloroso ricordo o a una tragica, eccezionale, fatalità.

Articolista di barlettaweb24, il primo quotidiano on line del gruppo, giovane e innovativo, si pone l’obiettivo di coinvolgere i lettori e renderli attivi e partecipi sul proprio territorio, attraverso notizie costantemente aggiornate e approfondite.

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