Nella serata di venerdì 31 marzo, presso lo spazio eventi “A Stare” in via Geremia Di Scanno 32, si è tenuto l’incontro con la scrittrice Gabriella Genisi, organizzato dal Presidio del Libro di Barletta e dall’Associazione Culturale LettidiPiacere in collaborazione con Regione Puglia Assessorato all’Industria Turistica e Culturale #WEAREINPUGLIA.
La scrittrice, originaria di Mola di Bari, ha presentato il suo ultimo romanzo “Lo scammaro avvelenato e altre ricette”, decimo capitolo della saga di gialli con protagonista la commissaria Lolita Lobosco.
Davanti ad un invitante scammaro, preparato per i lettori barlettani dalla stessa Genisi, l’autrice si è raccontata attraverso un interessante dialogo con la giornalista Carmen Palmiotta, rispondendo anche alle curiosità della platea.
Il personaggio di Lolita nasce dalla volontà di rivoluzionare il genere poliziesco italiano, che non contemplava dirigenti donne: “Una sera davanti alla tv, mentre guardavo il commissario Montalbano di Camilleri, iniziai a riflettere sulla presenza delle donne nella letteratura poliziesca italiana e mi resi conto che erano sempre rappresentate come sottoposte.”
“Erano già passati 25 anni dall’inserimento delle donne in polizia come dirigenti”, spiega Gabriella, “eppure i gialli italiani continuavano a ripetere lo stesso cliché. Così ho deciso di invertire il sistema, raccontando di un commissario donna a capo di una squadra di soli uomini”.
Bella, femminile, ma soprattutto determinata ed autorevole, Lolita è diventata protagonista di una serie televisiva Rai che ha riscosso un enorme successo. A proposito della nascita della fiction, la Genisi racconta di aver ricevuto una telefonata dallo stesso Zingaretti (il commissario Montalbano) che aveva letto i suoi romanzi e che “insieme a sua moglie Luisa Ranieri si era innamorato del personaggio di Lolita ed aveva pensato di portarlo sul piccolo schermo”.
“La fiction su Lolita- dice- è riuscita ad affascinare tantissime persone e a coinvolgere un pubblico eterogeneo, perché Lolita è una donna vera. Il mondo di Lolita è un mondo che somiglia al nostro e nel quale è facile riconoscersi”. A contribuire agli ascolti record della serie, anche “un cast straordinario con la splendida Luisa Ranieri e, soprattutto, la bellezza inedita della città di Bari”, descritta con grande ricchezza di particolari. “Il Sud è attrattivo – commenta la scrittrice – il mare, il clima, la bellezza di Bari e della nostra regione sono invidiati da tutto il mondo e sicuramente il successo di Lolita è dovuto, in buona parte, alla sua città”.
“Lo scammaro avvelenato”, edito da Sonzogno e pubblicato nel 2022, contiene la decima indagine della commissaria Lobosco. Si tratta di un giallo in cui l’investigazione si intreccia con aspetti psicologici e sociali. Lolita viene messa a dura prova dall’accusa di omicidio per avvelenamento, formulata dagli inquirenti contro sua sorella Carmela. La commissaria viene esclusa dalle indagini ma non si arrende e, superando una serie di difficoltà e complicazioni, riesce a provare l’innocenza di Carmela.
Il rapporto di Lolita con sua sorella, le vicende amorose della commissaria, ma anche il triste fenomeno del processo mediatico e l’odio sociale inasprito dalla pandemia, sono al centro di un avvincente ed emozionante racconto.
La seconda parte del libro, invece, include una raccolta di circa cento ricette della tradizione culinaria barese, rivisitate secondo il gusto di Lolita e di casa Lobosco.
La scelta di impreziosire il romanzo con le ricette, spiega Gabriella, nasce “per regalare ai lettori un percorso sensoriale che consenta loro di calarsi appieno nell’atmosfera del libro. La cucina, oltre a raccontare un territorio, genera ispirazione e i lettori, ricreando le ricette di Lolita, potranno continuare a stare in compagnia della protagonista anche dopo aver terminato la lettura”.
A questo proposito, la Genisi rivela di amare dedicare del tempo alla cucina e di darsi molto da fare ai fornelli: oltre ad essere una straordinaria scrittrice è, quindi, anche un’ottima cuoca e lo scammaro cucinato per il pubblico di Barletta lo dimostra!
