Dalle prime ore della mattinata di oggi, 18 marzo, è in corso anche sul territorio di Bari e provincia una vasta operazione dei Carabinieri del Comando provinciale per l’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare a carico di 56 indagati.
L’operazione giunge a conclusione di un’ampia indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Bari. Gli indagati sono ritenuti appartenenti a un sodalizio criminale di tipo mafioso-camorristico operante nella città metropolitana e nella provincia barese, dedito soprattutto al traffico di sostanze stupefacenti con modalità mafiose.
Gli arresti sono in corso contestualmente in diverse località di Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia ed Abruzzo.
Aggiornamento: L’inchiesta, coordinata dai pm Fabio Buquicchio, Ettore Cardinali, Federico Perrone Capano con l’aggiunto Francesco Giannella, avrebbe documentato quattro anni di gestione del business degli stupefacenti, in particolare nel quartiere Japigia, dal 2017 fino al 2020. Il giro d’affari stimato sarebbe di 10 chili di cocaina a settimana, venduta al prezzo di 38mila euro al chilo.
“Il traffico degli stupefacenti – ha detto il procuratore Roberto Rossi – rimane la principale attività economica dei clan, perché evidentemente c’è grande richiesta. Con questa indagine proseguiamo il processo di liberazione dei quartieri dalla mafia”.
L’inchiesta avrebbe anche documentato che durante il lockdown per il Covid i pusher, per non destare sospetti e circolare liberamente, si travestivano da imbianchini e operatori sanitari del 118.