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Ora legale: un’ora di sonno in meno e una di luce in più

L'inizio dell'ora legale è fissato alle ore 2:00 del mattino che quindi diventeranno le 3.

Questa notte a cavallo tra il 30 e 31 marzo si effettuerà il cambio dell’ora legale, un momento significativo che simboleggia non solo l’adattamento ai “nuovi” cicli naturali del tempo, ma anche un’opportunità per riflettere sul rapporto tra l’uomo e la natura che ci circonda. L’ora legale dura sette mesi e ha inizio l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre, quando poi tornerà l’ora solare. Quest’anno lo spostamento delle lancette un’ora avanti coincide con le feste e il giorno di Pasqua.

Come stabilito dalle convenzioni e le direttive Europee, il cambio ora e l’inizio dell’ora legale è fissato alle ore 2:00 del mattino che quindi, diventeranno le 3. Dunque, durante il weekend si dormirà un’ora in meno, ma in compenso si potrà godere di un’ora di luce in più, facendoci iniziare al meglio questa bellissima stagione primaverile.

Mentre regoliamo le lancette dell’orologio per allinearci con il passaggio dell’ora, ci immergiamo in una transizione che va oltre il semplice aspetto pratico del cambiamento dell’orario. Questa transizione ci invita a riconsiderare il nostro rapporto con il tempo, a cogliere l’importanza di seguire i ritmi naturali e a contemplare il valore della flessibilità e dell’adattamento nella nostra vita quotidiana.

Il cambio dell’ora può portare con sé sfide come l’adattamento del sonno e delle routine, ma rappresenta anche un momento di crescita e di consapevolezza. Ci offre l’opportunità di apprezzare la luce naturale che ci circonda, di riscoprire la bellezza dei cicli stagionali e di connetterci in modo più profondo con l’ambiente. Mentre ci prepariamo a salutare un’ora in più di luce al tramonto o un’ora in meno di sonno, celebriamo la capacità dell’essere umano di adattarsi, di vivere e di evolversi.

In Italia, l’ora legale fu introdotta per la prima volta nel 1916 per via delle esigenze economiche legate alla prima guerra mondiale. Diverse volte, nel tempo è stata abolita poi ristabilita fino alla sua definitiva convenzione nel 1965. Attualmente lo stesso calendario per l’ora legale è adottato anche nei Paesi dell’Unione europea.

Il fattore energetico legato alla scelta di adottare questo cambiamento nella misurazione del tempo consiste nel far coincidere le nostre ore di veglia con l’illuminazione naturale del Sole; questo dovrebbe consentire di usufruire meno dell’energia elettrica e quindi risparmiare sulle bollette e aiutare il Pianeta incidendo meno sull’inquinamento.

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