Hanno affiancato probabilmente con una moto l’auto sulla quale si trovava, in via Bari a Torre a Mare, e sparato almeno quattro colpi di arma automatica. Due sono andati a segno e non gli hanno lasciato scampo. E’ stato ucciso così, nella serata di Pasquetta, Raffaelle “Lello” Capriati, 41 anni, figlio di Sabino e nipote di Tonino Capriati, boss storico dell’omonimo clan mafioso di Bari vecchia.
La vittima dell’agguato, compiuto in una zona priva di telecamere di videosorveglianza, è stata condotta al Policlinico di Bari dove è deceduto. Lello Capriati era stato scarcerato nel settembre 2022, dopo aver scontato 17 anni per concorso nell’omicidio di Michele Fazio, il 15enne ucciso per errore a Bari vecchia il 12 luglio 2001.
La Polizia ha avviato le indagini già in nottata, per chiarire dinamica e contesto dell’omicidio. Gli investigatori, coordinati dalla Dda di Bari, hanno ascoltato alcuni parenti.
Aggiornamento: Sono stati quattro i colpi di arma da fuoco che hanno ucciso Raffaele Capriati: tre alla testa e uno alla spalla, tutti mortali. Secondo una prima ricostruzione, al momento dell’agguato il 41enne era in auto con una donna ma non era lui al posto di guida. Dopo essere stato colpito, l’auto in cui si trovava si è dileguata: del veicolo sulla strada sono rimasti soltanto i vetri infranti.
Il movente dell’omicidio potrebbe essere un regolamento di conti nell’ambiente della droga. La Questura di Bari ha disposto un innalzamento del livello di attenzione su tutto il territorio cittadino, perché si temono reazioni; il Prefetto di Bari ha convocato per giovedì 4 aprile il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Aggiornamento: La Polizia è riuscita a individuare l’auto, dileguatasi dopo l’agguato facendo perdere per ore le proprie tracce, e anche la donna che era alla guida e che la sera del delitto, poco prima delle 22, era in compagnia del 41enne Lello Capriati quando è stato ucciso.