Quando si dice che la Divina Commedia ha molto a che vedere con le origini della identità italiana, dobbiamo considerare l’assunto anche dal punto di vista “fisico” e immaginarci proprio che l’opera fiorisca da un territorio multiforme, qual è il nostro Stivale, e che un uomo in cammino, Dante Alighieri, col suo carico di delusioni e amarezze, lo stia solcando da esiliato, in cerca di interlocutori che gli riconoscano nuovamente dignità e il valore.
Non c’è lembo della penisola che non possa prestare i suoi paesaggi all’Opera somma. Prendiamo allora la terra rocciosa del Gargano, con le sue profonde cavità, tanto simili agli abissi infernali descritti da Dante; prendiamo la Foresta umbra, cupa e desolata (quando a sera i turisti si diradano) come la selva in cui capita di smarrirsi: ed ecco nascere Dante in Puglia, una trilogia audiovisiva dedicata a Inferno, Purgatorio e Paradiso, che celebra Dante in occasione del recente settimo centenario dalla sua morte, ma recupera anche la memoria del grande Nicola Zingarelli, padre del vocabolario della lingua italiana, a cento anni dalla sua prima apparizione assoluta per i tipi della casa milanese Bietti e Reggiani. Pugliese, di Cerignola, Nicola Zingarelli amò profondamente la Divina Commedia al punto da collezionarne oltre tremila edizioni a stampa, oggi conservate nella Biblioteca La Magna Capitana di Foggia.
L’idea di Dante in Puglia nasce dal talento creativo di Danilo Audiello, in arte Alexis Arts, su iniziativa del Consiglio regionale della Puglia e della sua presidente Loredana Capone, che hanno voluto promuovere il territorio pugliese sponsorizzando un viaggio dantesco nei luoghi naturali e culturali più suggestivi della nostra regione: dalle grotte di Castellana, alla Foresta umbra, a Castel del Monte, la nota fortezza voluta da quel Federico II che Dante immaginò tra gli eretici del sesto cerchio, passando per l’assolata Molfetta e il lungomare barese. E, in ogni luogo, una intervista importante: il ragionamento su Dante e Zingarelli si sviluppa, infatti, attraverso un dialogo semi-serio con celebri menti della scienza, della filosofia, della musica e dello spettacolo, in qualche modo legati alla Puglia: Mogol, mito della canzone italiana che ha sempre ricercato il giusto connubio tra musica, parola, significati, come Dante inseguì la musicalità nel formarsi divino dei suoi versi; Caparezza e la sua passione, tramutata in un curioso pezzo rap, per Filippo Argenti, odiato nemico di Dante; Luciano Canfora con le sue appassionate riflessioni sull’impegno civile, com’era e com’è oggi; l’imitatore Stefano Bucci, artista di Foggia, dalle “oltre cento voci”; fino a Maria Felicia De Laurentis, la scienziata che, per prima, ha fotografato un buco nero regalandoci una meravigliosa immagine dei misteri del cosmo, e di quelle stelle con cui Dante conclude ogni sua cantica.
L’originalità dell’operazione è anche nei trucchi di illusionismo che condiscono ogni intervista, potenziati dall’uso del digitale. Nel suo racconto, Danilo Audiello, ideatore del progetto e divulgatore scientifico, detentore di sette Guinness dei primati, usa questi effetti con grande maestria, aggiungendo stupore all’esplorazione di testo che non smette mai di incantarci. La sua Academy of Magic & Science, sostenuta dall’Università di Cambridge, pratica il Creative Learning a livelli elevati, servendosi di elementi ludico-creativi per diffondere contenuti educativi di qualità.
Il Consiglio regionale della Puglia ha offerto a ventiquattro scuole superiori dell’intero territorio pugliese, la possibilità di partecipare gratuitamente alla proiezione dello spettacolo. Per la città di Barletta, sono stati inseriti 600 studenti dell’Istituto “Léontine e Giuseppe De Nittis”, in rappresentanza del quale, il dirigente Antonio Francesco Diviccaro ha richiesto, a sostegno dell’iniziativa, il Patrocinio istituzionale del comune di Barletta, per il sicuro valore civico e culturale dell’evento. La collaborazione dell’Istituto De Nittis con Danilo Audiello non è nuova: l’artista, infatti, è stato ospite della terza edizione del Wannà – Festival della politica giovane, organizzato dall’Istituto.
Martedì 16 aprile, nella sala Manfredi del Cinema Paolillo di Barletta, gli studenti del De Nittis hanno potuto assistere alla prima puntata della serie audiovisiva, Inferno, sperimentando un modo originale, senz’altro più immersivo, di accostarsi al più grande capolavoro di tutti i tempi, che non manca di affascinare anche i più giovani. L’assessore alla cultura Oronzo Cilli, presente all’evento, ha mostrato notevole interesse per la nuova forma di divulgazione culturale presentata agli studenti dell’istituto De Nittis.
Al termine della proiezione l’illusionismo ha varcato lo schermo trascinando la sala in un turbine di “effetti magici” e di empatica ironia, con cui Danilo Audiello ha dato prova di saper stupire e divertire!