Dall’autodifesa all’attacco. Dopo un primo intervento in cui si difendeva respingendo nettamente le accuse di violenza verbale e frasi sessiste rivolte ieri, 22 aprile, a una consigliera comunale di Forza Italia, il sindaco di Barletta Cosimo Damiano Cannito passa all’attacco e addita pubblicamente un presunto “mandante politico” dietro questa vicenda, con l’obiettivo di gettare fango e discredito sulla sua persona.
“Chi è il mandante? La meschinità di chi, per motivi politici, si NASCONDE e strumentalizza una giovane e valida consigliera comunale, studiando la via del CLAMORE del “sessismo” per infangarmi, mi delude profondamente – scrive il primo cittadino – È chiaro il vile tentativo di screditarmi.
Invito la consigliera Piccolo a un incontro chiarificatore atteso che nessuna volgarità e nessuna frase sessista è stata rivolta, direttamente, alla sua persona.
Mi riservo, inoltre, di sporgere querela contro chi NON ERA PRESENTE e strumentalizza questa opera diffamatoria nei confronti della mia persona e in danno della mia immagine di sindaco, di medico costruita in tanti anni di attività professionale ma soprattutto di padre e di nonno. È questa la cosa che mi fa stare più male. Vi prego di non continuare perchè il fatto non esiste”.
E ancora, sui suoi profili social, rivolgendosi ai cittadini: “Chi è il regista che si nasconde dietro la consigliera? Perché mi diffama e vuole screditarmi pubblicamente? Perché infangare il nome del sindaco e della città di Barletta? Come si fa ad arrivare a tanto? Sono affranto. Grazie a tutti per la vicinanza”, conclude, riferendosi agli attestati di stima e solidarietà espressi in queste ore da tanti cittadini sui social.