“Il lavoro da sempre rappresenta un momento fondamentale per la vita delle donne e degli uomini pugliesi e noi rappresentanti politici regionali dobbiamo sempre tenerlo a mente”. Così Ruggiero Mennea, capogruppo di Azione e vice commissario regionale, a margine dell’audizione tenutasi ieri 13 giugno nella seconda Commissione relativamente alla “verifica rapporti di lavoro somministrati presso Agenzie ed enti controllati dalla Regione Puglia”.
“Ho inteso approfondire la materia al fine di esercitare il mio potere di controllo doveroso e legittimo per comprendere se il monte assunzioni interinali, da parte delle Agenzie regionali, sia giustificato dalle prescrizioni di legge e dei contratti collettivi nazionali di comparto e se sia rispettato il limite massimo del 7 per cento mensile del personale in organico a tempo indeterminato – ha proseguito Mennea -. Purtroppo, però, non posso ritenermi soddisfatto dalle risposte ottenute alla luce della non completa chiarezza in merito ai dati illustrati dal Segretario Generale della Presidenza. Ragion per cui abbiamo aggiornato i lavori in una successiva audizione dove ho nuovamente richiesto di conoscere i dettagli per ogni Agenzia regionale tanto alla data del 31/12/2023 quanto a quella del 31/5/2024″.
La conclusione di Ruggiero Mennea, capogruppo di Azione e vice commissario regionale: “Mi preme precisare che è assolutamente indispensabile che ci sia chiarezza nella modalità e tempistica delle assunzioni interinali anche in un’ottica di salvaguardia e valorizzazione delle nostre risorse regionali interne che vanno rispettate e non eventualmente duplicate.
Fondamentale avere la sacrosanta attenzione verso l’impiego delle risorse pubbliche e la necessità di disporre di un organico lavorativo stabile senza alimentare sistematicamente lavoro precario attraverso le assunzioni interinali. Vorrei ricordare a tutti che ci stiamo battendo per definire anche con Legge nazionale e regionale il salario minimo e conseguentemente non dobbiamo alimentare distorsioni ed incertezze del mondo del lavoro”.