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L’arte della giocoleria

La Giornata Mondiale della Giocoleria viene celebrata ogni anno il 16 giugno. Questa giornata ha lo scopo di celebrare l’arte della giocoleria e di renderla visibile.

L’arte della giocoleria è molto antica, risale a circa 4.000 anni fa, ma pian piano potrebbe sparire. Questa giornata, infatti, cerca di far espandere questa attività per far comprendere meglio la sua bellezza e la sua storia, istituita dall’International Jugglers Association.

La prima prova che abbiamo storicamente di giocoleria, come forma d’arte, risale al muro di una tomba dell’antico Egitto, dove è raffigurato un gruppo di giocolieri che ballano e si esibiscono con massimo tre palle nelle mani.

Altre forme di giocoleria si possono reperire nell’antica Cina, qui un primitivo guerriero Chu Xiong Yiliao, si esercitava nel nòngwán; un’arte particolare che consiste nel lancio di più oggetti su e giù senza farli cadere. La sua bravura era tale che uscì tra gli eserciti di Chu e Song, destreggiando nove palle, così da affascinare e intimorire le truppe Song che scapparono terrorizzate.

Da lì in poi, le prove di questa pratica sportiva e artistica, possono essere trovate in Grecia, nell’Impero Romano, nell’Europa medievale e, ovviamente, anche nei giorni nostri.

Per quanto potrebbe sembrare un’attività banale, in realtà è stato dimostrato, da uno studio condotto dai ricercatori dell’University of Regensburg, in Germania, che imparare a fare il giocoliere stimola il nostro cervello. Il libero sfogo della creatività, il movimento del proprio corpo all’aria aperta, e giochi di destrezza e abilità, sono “benzina” per la nostra materia grigia. Gli studiosi tedeschi, infatti, hanno provato che quest’attività può causare cambiamenti “visibili” nel cervello, agendo da potenziatore cerebrale.

Curiosità: numero massimo di oggetti che un giocoliere può lanciare

Secondo il giocoliere Jack Kalvan per lanciare un dato numero di palle, è necessaria un’accelerazione del movimento delle mani, ovviamente maggiore è il numero delle palle e più veloce dovrà essere il movimento.

Alla luce di ciò, Kalvan ha elaborato che nessun uomo avrà mai la forza necessaria a lanciare e riprendere 30 palle.

Un record di questo tipo appartiene a Anthony Gatto capace di tenere in aria ben 9 palle per più di 300 lanci, riuscito a seguito di diversi anni di allenamento. Un altro leggendario giocoliere è Enrico Rastelli che nel 1920 lanciò e riprese per una singola rotazione 10 palle, record uguagliato da Bruce Sarafian nel 1996.

Articolista di barlettaweb24, il primo quotidiano on line del gruppo, giovane e innovativo, si pone l’obiettivo di coinvolgere i lettori e renderli attivi e partecipi sul proprio territorio, attraverso notizie costantemente aggiornate e approfondite.

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