Il 7 luglio si celebra la giornata mondiale del cioccolato, una ricorrenza molto apprezzata dai più golosi.
Cioccolato bianco, fondente o al latte, riesce a mettere d’accordo tutti i palati del mondo, ma vi siete mai chiesti che vita sarebbe senza? Sicuramente i nostri antenati ne sanno qualcosa.
Il cacao ha una lunga storia alle spalle che inizia nelle antiche civiltà dell’America Centrale e Meridionale, in particolare tra i Maya e gli Aztechi. Queste culture utilizzavano i semi di cacao per preparare una bevanda amara e speziata chiamata “xocolatl”, una tonificante mistura schiumosa. I semi di cacao erano considerati talmente preziosi che venivano chiamati “cibo degli Dei” e venivano utilizzati addirittura la posto della moneta.
Il cacao giunse in Europa nel XVI secolo, grazie agli esploratori spagnoli, che lo portarono alla corte di Spagna. Inizialmente, la bevanda di cacao non ebbe grande successo perché troppo amara, ma gli spagnoli iniziarono a modificarla aggiungendo zucchero, vaniglia e cannella, trasformandola in una bibita dolce e in poco riuscì ad acquistare molto successo.
Con l’industrializzazione del XIX secolo, avvenne la vera rivoluzione. Grazie all’innovazione tecnologica, come l’invenzione della pressa per il cacao del 1828, fu possibile separare il burro di cacao dalla pasta di cacao, così da rendere il cioccolato liscio e raffinato.
Da questa base, iniziò la creazione del cioccolato solido, quello che conosciamo noi tutti, il quale venne perfezionato dai produttori svizzeri tra cui Rodolphe Lindt; egli sviluppò il processo di concaggio, che rendeva il cioccolato ancora più vellutato e piacevole al palato.
Oggi il cioccolato, in ogni sua forma e consistenza, è amato in tutto il mondo e sicuramente resta un lusso per il palato.
Alcune curiosità sul cioccolato
Gli effetti sulla fame. La polvere di cacao è naturalmente amara, senza zucchero, a basso contenuto di grassi e ad alto contenuto di antiossidanti. Il trattamento alcalinizzante, che rende il sapore più morbido, elimina in modo significativo la quantità di antiossidanti. Secondo uno studio dell’Università di Copenaghen, mangiare cioccolato al 70% di cacao soddisfa l’appetito, riducendo la fame più di quanto faccia il cioccolato al latte.
Cioccolato bianco. Questa barretta in realtà non può essere definita esattamente cioccolato perché non contiene le fave di cacao e si ottiene miscelando il burro di cacao, latte o derivati e il saccarosio.
Fa bene. Grazie alle sostanze contenute nel cacao, il cioccolato fondente ha effetti benefici sull’apparato cardiovascolare, sul cuore, sulle arterie e sull’umore; inoltre ha proprietà afrodisiache e stimolanti e contiene antiossidanti che riducono gli effetti dello stress ossidativo.
Il quarto cioccolato. “Ruby” è un cioccolato rosa del tutto naturale, nel suo processo di creazione non subisce alterazioni ad opera di conservanti e soprattutto coloranti: il cioccolato è rosa perché le sue fave sono rosa. Una tipologia di cioccolato particolarmente delicata e rara, il cioccolato rosa Ruby ha una disponibilità limitata e il suo gusto è molto particolare, dolce e fruttato.
In conclusione citerei il “Re del Cioccolato” Ernest Knam: “Se in Paradiso non c’è il cioccolato, non ci voglio andare.”