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Padre Michele Dinoia, sacerdote comboniano, nato a Barletta, è entrato nella casa del Padre

Giovedì 20 luglio, a Barletta, nella parrocchia San Paolo Apostolo, alle ore 20.00, sarà celebrata una santa messa in suffragio del religioso

Padre Michele Dinoia è deceduto ieri, 16 luglio 2024, a Castel d’Arzano, provincia di Verona, nel Centro Fr. Alfredo Fiorini, retto dai Padri Comboniani. Era nato a Barletta il 24 febbraio 1940 da una famiglia con otto figli di umili origini ma molto unita, che abitava in via Romania e frequentava la parrocchia di San Giacomo.

Il corpo di padre Michele rimarrà a Verona come da sue disposizioni.

Giovedì 20 luglio, a Barletta, nella parrocchia San Paolo Apostolo, alle ore 20.00, sarà celebrata una santa messa in suffragio del religioso.

Rimasto orfano di madre a 13 anni, P. Michele entrò giovanissimo nel Seminario Diocesano di Sulmona dopo aver conosciuto un padre missionario nel primo anno di scuola media. Egli manifestò con insistenza la volontà di diventare servo del Signore e per esaudire il suo desiderio, il padre missionario trovò dei benefattori (prima una vedova di Roma a cui si aggiunse una famiglia di Avellino) che sostennero le spese della retta.

Emise i voti temporanei il 9 settembre 1961 e quelli  perpetui  il 9 settembre 1964. Fu ordinato presbitero il 26 giugno 1965. Ha trascorso oltre quarant’anni nella Repubblica democratica del Congo e nell’ultimo periodo è stato nel noviziato comboniano di Kimwenza – Kinshas.

Durante i suoi rientri periodici dopo ogni cinque anni trascorsi in Congo la sua missione continuava in Italia. Indimenticabili erano i suoi incontri con i bambini e i ragazzi delle scuole di Barletta durante i quali P. Michele, assieme anche all’amato confratello P. Raffaele Di Bari (assassinato il 1 ottobre 2000 a Pajule in Uganda), svolgevano opera di sensibilizzazione ad uno stile di vita più attento agli sprechi, attraverso i loro racconti sulla vita delle popolazioni africane e la visione di diapositive, catturando l’attenzione di tutti.

Incessante era anche la sua disponibilità all’ascolto e al sostegno spirituale che manifestavano la grande fede e la profonda spiritualità che lo caratterizzava. La sua testimonianza di aderenza inflessibile al Vangelo ha lasciato una traccia profonda non solo nelle tante persone che lo hanno conosciuto e frequentato, ma anche nella sua famiglia d’origine per la quale P. Michele è stato e continuerà ad essere modello di dedizione e attenzione a chi si trova nelle difficoltà.

Mons. Pichierri il 10 luglio 2011, durate l’omelia nel solenne pontificale della festa patronale a Barletta invocò la preghiera per il popolo del Congo, in guerra, come da precisa richiesta di Padre Michele Dinoia, in quel periodo a Barletta.

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