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Servizio Pediatria a Margherita di Savoia, botta e risposta tra Mennea e Asl Bt

"Attualmente l'ambulatorio di pediatria è allestito in una sorta di sgabuzzino all'interno dei locali dell'ASL ed è carente della strumentazione medica e di supporto necessaria", segnala il consigliere regionale di Azione Mennea

“È ormai da un anno che il Comune di Margherita di Savoia non ha un pediatra in pianta stabile. Tale precarietà ha impedito – come conseguenza – l’impegno da parte dei vari pediatri che si sono succeduti di stipulare un contratto di affitto per un ambulatorio.” Così segnalava ieri in un comunicato stampa il capogruppo di Azione in Consiglio regionale e Commissario regionale, Ruggiero Mennea.

“Di conseguenza, attualmente l’ambulatorio di pediatria è allestito in una sorta di sgabuzzino all’interno dei locali dell’ASL ed è carente della strumentazione medica e di supporto necessaria allo svolgimento dell’attività pediatrica. Ciò, in aggiunta ad una carenza di informazioni circa l’attuale ubicazione temporanea dell’ambulatorio, sta causando dei fortissimi disagi ai cittadini di Margherita di Savoia e dei tanti turisti che affollano d’estate la rinomata località turistica. Tale situazione è insostenibile, soprattutto se si considera che, in base ai recenti dati ISTAT, il comune conta quasi 1.100 bambini da zero a tredici anni, che necessitano di un’assistenza continua ed adeguata”, prosegue Mennea.

“Per tale motivo, ho chiesto al Presidente Emiliano, nella sua qualità di Assessore alla Sanità, ed alla Direttrice Generale dell’ASL BAT di attivarsi immediatamente e di fare tutto il possibile per sanare questa situazione, reperendo un pediatra del luogo o di territorio limitrofo che possa garantire continuità assistenziale e che si accolli, di conseguenza, l’onere dell’apertura di un ambulatorio. Nelle more, ho chiesto, con uguale urgenza, di dotare l’attuale stanza dei locali dell’ASL adibita ad ambulatorio, di tutte le attrezzature necessarie atte a consentire la normale attività pediatrica. La salute dei cittadini, e ancor più dei bambini, va tutelata con ogni mezzo e non può essere messa a rischio da lungaggini e intoppi burocratici”.

“Il servizio di pediatria di Margherita di Savoia non è mai stato scoperto”, è stata la ferma la risposta congiunta di Tiziana Dimatteo, Direttrice Generale della ASL Bt e di Luigi Nigri, referente aziendale per la pediatria di libera scelta al comunicato stampa diffuso dal consigliere regionale Ruggiero Mennea.

“Il pediatra titolare di servizio di Margherita di Savoia si è spostato per trasferimento il primo maggio ed è stato immediatamente sostituito da una pediatra con incarico temporaneo – racconta Nigri – nel frattempo in regione è stata attivata la procedura per le zone carenti. La nuova pediatra titolare di incarico prenderà servizio a metà settembre poiché ha dovuto dare il preavviso per incarico precedente. In ogni caso il servizio, lo ribadisco, non è mai stato scoperto”. L’ambulatorio inoltre è ubicato all’interno del poliambulatorio di Margherita di Savoia ed è dotato di tutto quello che serve per garantire assistenza.

“Abbiamo seguito ogni passaggio – ribadisce Tiziana Dimatteo – abbiamo lavorato in maniera tale da garantire la continuità di servizio in spazi adeguati e, come ormai noto, nei giorni festivi e prefestivi nella nostra ASL è attivo il servizio Scap. Queste situazioni vanno prima verificate altrimenti ci troviamo in una situazione di procurato allarme”.

Davvero non comprendo le ragioni di questo attacco – aggiunge Nigri – non ci sono state carenze né sospensioni. Abbiamo garantito continuità assistenziale con la massima efficienza”.

“Mi spiace che nel fervore dell’esternazione di una replica alla mia segnalazione, tra l’altro con un comunicato stampa e non con una nota formale di risposta, la D.G. dell’ASL BAT e il referente aziendale per la pediatria, non siano stati altrettanto solerti nel leggere bene quanto da me denunciato”, ha replicato Mennea.
“Non ho mai affermato che il servizio di pediatria a Margherita di Savoia è mancato del tutto. Ho invece evidenziato che da ben quattro mesi il servizio è precario. Rettifico il periodo temporale ma non il merito della questione. Tuttavia la sostanza non cambia.
Tale precarietà ha causato un accertato disservizio, perdipiù nel periodo estivo in cui notoriamente la popolazione infantile aumenta a dismisura in una città a vocazione turistica come Margherita di Savoia”, prosegue Mennea.

“Ai miei interlocutori chiedo: è falso che si conosceva in anticipo che la data di cessazione del servizio del pediatra titolare era fissata per il 1° maggio 2024, successivamente rettificata al 2 maggio 2024? È falso che la procedura di nomina di un nuovo pediatra è stata attivata in ritardo, tanto da attendere oltre 4 mesi, tamponando con incarichi provvisori conferiti a due medici pediatri che si sono avvicendati? È falso che la cittadinanza non è stata informata correttamente e in maniera capillare dello spostamento del servizio pediatrico presso i locali della ASL, tanto che molti genitori sono rimasti disorientati non sapendo dove rivolgersi? È falso che alcuni genitori hanno riscontrato che la strumentazione indispensabile era del tutto carente, come ad esempio la bilancia pesa neonati?”

“La difesa d’ufficio ad oltranza serve solo a sottrarsi alle proprie responsabilità, non certo ad aiutare i cittadini che vantano legittime aspettative rispetto ai servizi sanitari essenziali, cioè ai Lea. Ci troviamo dinanzi ad uno scenario, più che di procurato allarme, di accertato disservizio, alla luce delle doglianze manifestate dai genitori dei piccoli pazienti di Margherita di Savoia. Le mie segnalazioni tempestive sono motivate esclusivamente dalla volontà di chiarire e risolvere problematiche collettive, che meritano la massima attenzione, come in questo caso. È questa la missione ed il dovere di chi è eletto e anche di chi svolge un servizio pubblico, soprattutto se parliamo della salute delle persone e dei bambini. Attendiamo quindi che la nomina del pediatra titolare avvenga in tempi brevissimi, al fine di garantire presenza e continuità del livello di assistenza, con riserva di verificare che la continuità del Lea in questione trovi rispondenza negli atti amministrativi dell’azienda sanitaria”, conclude Ruggiero Mennea.

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