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Verde cittadino, Coalizione Civica: “È necessario potenziare gli spazi naturali”

La nota dei consiglieri comunali Carmine Doronzo, Michela Diviccaro, le attiviste e gli attivisti di Coalizione Civica 

“Da anni ormai, in tutte le grandi città che hanno vissuto uno sviluppo urbanistico negli ultimi 50 anni, c’è una tendenza che guarda al futuro: ridurre le aree asfaltate o cementificate per fare spazio a oasi verdi tra i palazzi.

È ormai noto a chiunque che la presenza di questo tipo di aree riduce la temperatura percepita, diminuisce il rischio di allagamento, migliora la vivibilità degli spazi urbani.

A Barletta, invece, si fa esattamente il contrario da decenni. La nostra è una città in cui le aree verdi sono completamente assenti: lo dicono l’esperienza di tutti i giorni, delle semplici considerazioni di tipo geografico e lo dicono anche i dati. Trovare una zona d’ombra, nei giorni di caldo torrido appena trascorsi, era impossibile; molte persone hanno preferito barricarsi in casa e anche uscire per fare la spesa era un rischio.

Se si guarda la mappa di Barletta, non esistono parchi verdi ad eccezione di Villa Bonelli. Le impressioni e le sensazioni, purtroppo sono confermate dai dati: un rapporto dell’ISPRA del 2021 ci colloca all’ultimo posto in Puglia per dotazione di verde pubblico con soli 3,9 metri quadri di verde pro capite, ben al di sotto dei 10 metri quadri pro capite, di media, in Puglia.

Questo è il contesto in cui un’amministrazione sana dovrebbe avere un solo obiettivo: potenziare l’infrastruttura verde della città, cercare nuovi modi e nuove strategie per aumentare le aree non asfaltate e non cementificate. Quello che, invece, succede è tutto il contrario e la responsabilità è di un’amministrazione che non sa che pesci prendere e sulla gestione di alberi, piante e aree verdi è sempre stata mediocre e disastrosa.

In tutta l’area del centro (Castello, Via Vitrani, Viale Regina Elena), a fronte dei tanti alberi caduti a causa dell’incuria e a una gestione approssimativa delle piante, le ripiantumazioni sono pochissime e si preferisce letteralmente cementificare le aiuole che ospitavano le specie arboree amputate. Nella zona indicata sono almeno 40 le aiuole che non esistono più e, di questo passo, le poche vie alberate presenti in città saranno fiumi di asfalto e cemento come tutte le altre.

Noi non vogliamo arrenderci a una città che guarda al passato e facciamo una proposta all’amministrazione: discutiamo insieme di una strategia che porti ad incrementare gli spazi naturali in città, piani a lungo termine che portino i cittadini a vivere meglio la quotidianità in tutti i quartieri barlettani”.

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