Così il
giornalista Nino Vinella, che prosegue: “Io lo ricordo con orgoglio e con rimpianto. Orgoglio per aver condiviso alcune tappe importanti della nostra vita pubblica. Rimpianto per il modo nel quale Barletta, anche verso di lui come verso altre figure di Cittadini ai massimi livelli istituzionali, abbia talvolta dimenticato i grandi servigi al nome della Città che Gaetano Nanula ha reso.
Chi ha avuto il privilegio di conoscere Gaetano Nanula lo ha stimato innanzitutto come persona sempre cordiale, modesta, che ha studiato e faticato per diventare generale comandante in seconda della Finanza.
Una persona, come disse quando lo ospitammo come ex alunno al Cassandro in occasione dell’ottantesimo anniversario della nostra scuola a maggio del ’96 (ero presidente del consiglio d’istituto), “che fra quei banchi aveva preso il brevetto di cittadino insieme al diploma da ragioniere”…
Dagli anni della gioventù, di strada, Gaetano Nanula ne ha fatta davvero tanta, e sono notevolissime le sue fatiche editoriali nel campo della ricerca scientifica finalizzata al sapere in quell’intricato sistema di leggi, regolamenti e discipline che governano la fiscalità come tutela dell’ordine tributario statale.
E ovviamente ci sono pure le delusioni, come c’è anche una certa morale tutta nostrana, come quella riassunta nel capitolo “L’impegno politico”, dove Nanula si duole ancora di essersi candidato su invito dell’amico senatore, convinto davvero che i concittadini lo avrebbero eletto: e invece, scrive, andarono a regalare voti ai cosiddetti “candidati esterni”…
Ma il generale-scrittore non se la prende più di tanto e, dopo averci fatto navigare il periplo completo della propria esistenza con aneddoti e “bolle di sapone” dall’apparenza ingenua ma specchio fedele della vita riflessa dentro, conclude: “Occorre destinare al bene di tutti i risultati della ricerca e del sapere, rinunciando agli egoismi, alle prospettive di potenza e ai progetti di dominio. Che sia proprio questa la via da seguire per ritrovare il Paradiso terrestre?”
Nell’immagine, il generale Gaetano Nanula (allora comandante in seconda della Guardia di Finanza) e Nino Vinella (all’epoca presidente del consiglio d’istituto del Cassandro) in una foto del 1996.