“Un altro giorno, un altro Consiglio Comunale convocato, questa volta d’urgenza, per il giorno 11 ottobre. Ancora una volta, come uno spartito di una sinfonia già sentita fin troppe volte, l’ordine del giorno è dominato esclusivamente dai debiti fuori bilancio. Nessuna sorpresa, dunque, se i cittadini barlettani hanno accolto l’annuncio di questa nuova seduta con una combinazione di rassegnazione e ironia. E mentre l’ormai leggendario Grafico dell’Indignazione si prepara a registrare l’ennesimo picco, il Consiglio Comunale continua a offrire uno spettacolo che sempre più ricorda un teatro dell’assurdo.
Questa volta, l’appuntamento straordinario si è concentrato unicamente su una questione: i debiti fuori bilancio. Un tema che rappresenterebbe la misura dell’incapacità amministrativa e della scarsa pianificazione. Ma, come sempre accade a Barletta, la realtà supera la satira, e l’argomento, pur serio, è gestito in modo da non passare inosservato sovrastato, invece, dalle fameliche logiche “spartitorie” del “poltronificio” che ignora, con cinico disinteresse, le istanze e le necessità della città di Barletta e dei suoi cittadini.
All’ordine del giorno, dunque, una lista esclusiva di esborsi non previsti per le casse comunali, ovvero per le tasche dei cittadini. Ma ciò che colpisce di più è l’ennesimo tentativo di giustificare tali debiti come parte di un ciclo naturale, una specie di destino ineluttabile. In altre parole, la gestione inefficiente è diventata così sistemica che ormai non sorprende più nessuno. Se l’albero non viene potato e cade, se una buca non viene riparata e causa un incidente, la soluzione è sempre la stessa: un risarcimento tramite debito fuori bilancio. E così via, in un circolo vizioso senza fine.
Il Grafico dell’Indignazione continua a salire, ogni cifra aggiunta ai debiti fuori bilancio non rappresenta solo un buco nelle casse comunali, ma anche un colpo al morale dei cittadini, sempre più consapevoli di essere intrappolati in un meccanismo che sembra non avere via d’uscita.”