Didacta Italia (https://fieradidacta.indire.it/it/ ) è il più importante evento fieristico nazionale dedicato al mondo della scuola, dell’università, della formazione e della ricerca scientifica. Per la prima volta è arrivato in Puglia dal 16 al 18 ottobre 2024 alla Fiera del Levante a Bari.
Il Liceo Cafiero ha avuto l’opportunità di essere presente tra gli espositori, come esempio di scuola innovativa. La partecipazione alla Fiera Didacta è stata un’opportunità nuova ed unica per il Liceo Cafiero di promuovere le iniziative innovative e le eccellenze didattiche; aumentare la visibilità della scuola a livello regionale e nazionale; instaurare collaborazioni con altre scuole, enti e aziende operanti nel settore educativo.
Una delegazione di studenti del Liceo, accompagnati dal prof. Francesco Paolo Vino, ha rappresentato con orgoglio la scuola nel suo complesso e in particolare i progetti “Arduino Lab” e “Arduino Day” come pratiche innovative nei percorsi curriculari, extracurriculari e PCTO. “La fiera è stata un grande successo: più di 11 mila presenze, un numero inaspettato – commenta il professor Vino – A quanto pare, qui al Sud abbiamo tanta voglia di innovare e di cambiare realmente la scuola. Speriamo in una permanenza a Bari dell’edizione itinerante di Didacta”.
Gli studenti, ospitati da SIA srl, fornitore e partner tecnologico che ha voluto la presenza del liceo “Cafiero” quale caso di successo nella sperimentazione di metodi didattici innovativi, hanno illustrato alcune realizzazioni con entusiasmo e competenza, hanno potuto confrontarsi con altri studenti, insegnanti ed esperti del settore, ricevendo preziosi feedback e stimolanti suggerimenti.
“Essere protagonisti attivi di Didacta Puglia 2024 è stata un’esperienza unica per i nostri studenti, che hanno potuto dimostrare le loro capacità e la loro passione per l’apprendimento. Questa iniziativa rappresenta un riconoscimento importante per il lavoro svolto all’interno della nostra scuola e un incentivo a proseguire sulla strada dell’innovazione didattica”, conclude il professor Vino.
