La Puglia, terra ricca di storia e paesaggi meravigliosi, racchiude un patrimonio culturale unico nel suo genere. La nostra terra è da sempre stata vista come un ponte tra due mondi: Oriente ed Occidente; infatti la sua cultura è un connubio tra le influenze occidentali romano-germaniche e quelle orientale greco-bizantino. Il 26 ottobre si celebra la Giornata Nazionale del Folklore e delle Tradizioni Popolari con l’obiettivo di tenere viva la memoria delle nostre tradizioni regionali e locali.
Sagre e tradizioni
In tutta la Puglia, gli eventi più iconici e attesi sono senz’altro le sagre di paese, un vero e proprio evento culturale che promuove le tradizioni. L’elemento comune è: il cibo!
Questi eventi colorano la nostra terra per tutto l’anno, ma l’estate concentra la maggior parte delle sagre. Per citarne alcune, ma ce ne sarebbero tantissime, ad agosto ricorrono:
- “Birra & Sound”, Leverano (LE): in questa cittadina vicina a Porto Cesareo, la birra è la protagonista! Si bevono oltre 100 etichette di bionde, rosse e scuro da tutto il mondo, accompagnate da un programma musicale con il lunapark che fa da sfondo, ovviamente il cibo non manca.
- “Sagra de lu Purpu”, Melendugno (LE): il vip della Puglia, preparato il mille modi, il polpo sa come conquistare i nostri palati. A Melendugno la Sagra de lu purpu si può assaggiare a insalata, alla pignatta, alla brace, a polpette, con le patate, insieme ad altre prelibatezze come “pittule”, bruschette e carne alla brace.
- “Festa della pitta rustica”, Castrignano dei Greci (LE): la pitta salentina e il suo gusto irresistibile padroneggiano Castrignano dei Greci. Cabaret, musica popolare e italiana, completano il menu.
Quando parliamo della Puglia e delle sue tradizioni, non possiamo non pensare alla Pizzica e alla Taranta, due balli importantissimi per la nostra storia ma molto diversi.
La Taranta
La Taranta o la Tarantella è senz’altro, tra i due balli tipici salentini, la danza più antica. Nasce come rito curativo; nel ‘400 fu scoperto questo ragno, la Tarantola per l’appunto, diffuso soprattutto nelle regioni del sud Italia. Le popolazioni raccontavano il fenomeno del tarantismo come una vera e propria patologia con proprietà sia fisiche che psicologiche: dolori addominali e muscolari, convulsioni, delirio, stato di trance, affaticamento. Gli antichi credevano che l’unico modo per curare le persone affette dal morso della taranta fosse attraverso un esorcismo musicale. La musica, infatti, induceva queste persone in uno stato di trance tant’è che iniziavano a dimenarsi sempre di più man mano che la musica incalzava.
La Pizzica
La Pizzica è una danza che affonda le sue radici nella tradizione della musica popolare salentina, legata alla riscoperta della cultura della taranta. Nata come danza collettiva, può essere ballata sia in gruppo che in coppia, con partner dello stesso sesso o di sesso opposto. Esistono diverse varianti della pizzica, ma la più conosciuta e apprezzata, quella che personalmente adoro, è la danza di corteggiamento tra uomo e donna. In questa versione, è la donna a condurre la danza, mentre l’uomo la segue con attenzione, senza mai toccarla. È un’autentica celebrazione dell’amore, tanto che molte coppie salentine la scelgono per i loro matrimoni. Vedere gli sposi ballare la pizzica sull’altare di una chiesa è un’esperienza affascinante e irripetibile. I movimenti, accurati e perfettamente sincronizzati, non sono lasciati all’improvvisazione, ma seguono una coreografia ben definita, accompagnata da canzoni che sono vere poesie in musica.
