Nell’ambito dell’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, nella città di Trani, la Polizia di Stato ha arrestato, in flagranza di reato, un soggetto del posto, resosi responsabile di coltivazione e detenzione illegale di marijuana.
Uomini e donne della Squadra Investigativa ed Amministrativa del Commissariato di Trani, durante una perquisizione domiciliare, eseguita unitamente a personale dell’unità cinofila della Polizia di Frontiera di Brindisi e al cane UDOR, hanno arrestato un giovane tranese che aveva trasformato la propria abitazione in una vera e propria “centrale” per la produzione, la lavorazione e lo spaccio di marijuana. Gli operatori, infatti, insospettiti dal forte odore proveniente sin dal portone di ingresso di un’abitazione, hanno deciso di perquisirla, rinvenendo e sequestrando nell’occasione piante di marijuana aventi peso complessivo superiore ai 14 kg, oltre al materiale per l’essiccazione ed il confezionamento che, per quantitativo, presentazione e modalità di detenzione, erano da ritenersi pronti ad essere immessi sul mercato.
La particolarità, agli occhi degli investigatori, è stata rappresentata dalla circostanza che ciascuna stanza dell’appartamento era stata adibita ad una specifica funzione nelle varie fasi della lavorazione della sostanza psicotropa: la veranda per la coltivazione e la crescita delle piante; la cucina per l’essicamento della sostanza e il soggiorno per la raccolta ed il successivo confezionamento. È stato inoltre rinvenuto e sequestrato un essiccatore artigianale, lampade a led riproducenti la luce del sole, bilancini, buste per il confezionamento ed un apparecchio per il sottovuoto con relative buste già utilizzate ed intrise della sostanza. Tutta la strumentazione è stata sequestrata, insieme alla somma in contante di € 1.800, ritenuta illecito provento dell’attività di spaccio.
Alla luce delle fonti di prova raccolte, l’uomo è stato arrestato per i reati di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e associato alla Casa Circondariale di Trani, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che nell’udienza di convalida ha disposto gli arresti domiciliari presso la sua abitazione quale prosieguo della misura cautelare iniziale calibrata a salvaguardare le esigenze cautelari ed inibire le ulteriori condotte di spaccio.
Va precisato che la posizione dell’indagato è al vaglio dell’A.G. e che lo stesso non può considerarsi colpevole sino ad una eventuale sentenza definitiva di condanna.