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Vernacolo barlettano: doppio appuntamento al Teatro Cinema Paolillo

Dopo il successo al Curci di “U malatt arricchsciuot”, gli attori comici barlettani tornano con un’altra frizzante commedia

Lo spettacolo, dal titolo “E sciout c frchè e estet frchet”, che si è tenuto ieri 27 aprile alle ore 21.00, in prima assoluta al Cinema Paolillo e che sarà in replica oggi 28 aprile, si dimostra vivo, reale e colorato.

Tonino Acconciaioco interpreta Ruggiero, uomo arricchito dal conto in banca della moglie, sperpera le sue fortune in acquisti inutili e in regali per la sua amante. Quest’ultima, tra l’altro la migliore amica della moglie, gli confessa qualcosa che farà crollare questo equilibrio estremamente precario. A reggere il gioco -si fa per dire- del padrone di casa, assistendolo nelle sue stramberie, vi è la classica figura del fedele maggiordomo. Lui, insieme alla donna di servizio, con gaffe e tranelli, è il vero elemento caotico della casa.

L’esibizione si rivela ricca di colpi di scena, di stacchetti musicali e di imprevisti che messi in evidenza, trasformano l’errore in una fonte infinita di genuina ilarità.

La serata ha inizio con una breve introduzione video: le luci si spengono, dalle casse risuonano le popolari musiche di Gino Pastore e al pubblico vengono mostrate immagini di una Barletta che non c’è più. Riprese panoramiche di monumenti silenziosi che osservano le generazioni alternarsi, custodendone i segreti; una città che cambia, si evolve, ma continua a emozionare chi la osserva con lo sguardo rivolto al passato.

Gli attori fanno a turno il loro ingresso sul palco e il pubblico si dimostra fin da subito attento, attivo, partecipe e giocoso.

La quotidianità diventa il gesto eccentrico della commedia.

I cosiddetti boomer che si dilettano col social TikTok, i ragazzi veraci, i tradimenti, i proverbi e perfino le usanze tipiche della città, sul palcoscenico assumono una connotazione bizzarra. Come un pittore necessita di allontanarsi dalla tela per osservarne l’insieme, così la gente tra il pubblico riscopre la gestualità barlettana, che risulta intrinsecamente comica ed estremamente espressiva e vincente.

«Portare il vernacolo in scena per noi che aspettiamo questo momento vuol dire tanto. Sono quarant’anni che lo faccio e alla gente piace, ci segue sempre.» Ci confessa Tonino Acconciaioco, visibilmente commosso dopo l’esibizione, ricordando “Megghie Povridd”, sua commedia-successo degli anni ‘90. «Il dialetto si stava perdendo ma adesso sta tornando – continua –.  Organizzando spesso eventi come questo attiriamo gente: se ci fermiamo si ferma tutto. Durante l’epidemia ho messo a disposizione le mie dieci commedie ad Amica 9 e Teleregione per trasmetterle in onda quando la gente non poteva uscire. Attualmente dobbiamo ringraziare i nostri sponsor che ci permettono di realizzare gli spettacoli, purtroppo le istituzioni non ci danno una mano.»

Sui contenuti afferma «Lo spettacolo presentato al Curci (U malatt arricchsciuot, ndr.) era differente, ma con le stesse dinamiche: come quella dell’amante, che deve esserci sempre».
Spiega poi la scelta di inserire temi più impegnati come la violenza e gli abusi domestici «Noi cerchiamo di inserire questi aspetti per dare una scossa alla gente, per spingerla a denunciare.»

I prossimi progetti della compagnia teatrale vedono quest’estate il grande ritorno di “Migghie Puvridd” e appuntamenti al Castello di Barletta.

Social addict e fotoreporter di BarlettaWeb24, il primo quotidiano on line del gruppo, giovane e innovativo, si pone l’obiettivo di coinvolgere i lettori e renderli attivi e partecipi sul proprio territorio, attraverso notizie costantemente aggiornate e approfondite.

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