Si è svolto ieri mattina, 22 novembre, nell’Auditorium Pietro Mennea dell’istituto Cassandro-Fermi-Nervi l’incontro conclusivo del progetto “IL BUONO DEGLI AVANZI” che ha visto protagonisti i ragazzi di quattro istituti superiori della città: Cassandro-Fermi-Nervi, Casardi, Cafiero e De Nittis. I saluti istituzionali sono stati affidati alla neo assessora Anna Maria Riefolo mentre a guidare l’incontro è stato Christian Binetti.
Il progetto, realizzato in sinergia da Croce Rossa Italiana di Barletta, Legambiente di Barletta e Scartoff, in partnership con COOP Alleanza 3.0 che ha fornito i premi, ha visto le associazioni coinvolgere e incontrare gli studenti di ogni ordine e grado fin dallo scorso aprile, e ha sfidato poi i ragazzi più grandi, a settembre, a una challenge a colpi di reel dal tema: ricette zero-spreco.
Nelle mattinata sono stati proiettati i 18 video che si sono contesi la vittoria e che hanno messo in seria difficoltà la giuria, presieduta dalla chef Eleonora Corvasce. La classifica finale si è così composta:
1° posto: Liceo Scientifico Cafiero (gift card del valore di 150€)
2° posto: Liceo Scienze Umane Casardi (gift card da 100€)
3° posto: Itis Cassandro (gift card 50€)
L’incontro, calendarizzato in concomitanza con la SERR 2024, cioè la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti quest’anno dedicata allo spreco alimentare, è stato un momento di confronto e di riflessione su un tema che è uno dei mali dei tempi moderni e della società consumistica in cui viviamo: lo spreco di cibo. Per comprendere la rilevanza del problema e dell’incredibile danno sociale ed economico che ne consegue, basti pensare che ogni anno nel mondo viene disperso, buttato e sprecato circa un terzo di tutto il cibo prodotto, quasi 2 milioni di tonnellate solo in Italia, per un costo economico di 9 miliardi di euro l’anno, senza contare l’impatto ambientale.
Un ammontare di cibo tale da poter sfamare milioni di persone, che invece versano in condizioni gravissime, ovunque nel mondo.
Insegnare ai bambini e ai ragazzi il consumo consapevole significa cercare di costruire un futuro prossimo in cui le risorse siano più equamente distribuite, in cui tutti abbiano accesso ad una quantità e qualità di cibo sufficiente al proprio fabbisogno, senza eccessi e senza privazioni. Questo passa attraverso un’educazione all’acquisto corretto e consapevole, un’informazione costante sulla buona alimentazione, abitudini culinarie e quindi di consumo attente e che limitino gli scarti e anche, banalmente, dal saper conservare il cibo consumandolo entro la data di scadenza o oltre, entro i limiti dettati dal buon senso e da semplici regole dettate dai nostri sensi: olfatto-vista-gusto.
Tutte le parti coinvolte hanno sottolineato, infatti, quanto sia necessario che tutti, nel proprio piccolo facciano la propria parte, a partire dai più grandi, per insegnare ai più piccoli le buone abitudini di un tempo, quando da una pagnotta di pane raffermo si creavano meraviglie.
Un esempio gustoso lo ha fornito la chef Eleonora Corvasce in uno show cooking live proprio questa mattina, che in pochissimo tempo ha realizzato un profumatissimo piatto di canederli in brodo e un pesto di torsi di broccoli, tutto con avanzi di cibo e scarti. Il cibo preparato questa mattina verrà consegnato questa sera, da Croce Rossa, a persone in difficoltà.
Sempre in quest’ottica si inserisce quella che ormai è prassi in molti supermercati ma che ha visto Coop essere all’avanguardia, anni fa, con l’iniziativa “Buon Fine”. I prodotti costantemente monitorati nella GDO, a 48h dalla scadenza vengono scontati del 50% dal prezzo di cartellino e inseriti in un espositore a parte, dove persone in difficoltà o semplicemente consumatori curiosi e consapevoli, possono trovare ingredienti e prodotti di occasione, assolutamente buoni da consumare.
La consapevolezza di quanto sia importante un consumo più attento del cibo non riguarda solo l’aspetto etico e sociale, comunque di per sé già sufficiente come monito, ma ha una ricaduta economica sulla spesa pubblica, ma anche su un normalissimo bilancio familiare. Sono, infatti, troppe le persone e le famiglie che acquistano molto più del necessario e che spesso non riescono a consumare per tempo i cibo acquistato, buttandolo, e lo stesso fanno esercenti, ristoratori e tutta la filiera del food, mandando in affanno anche tutto il comparto di raccolta e smaltimento rifiuti.
Il nostro pianeta è una fonte di risorse preziose e senza dubbio la filiera produttiva alimentare è un’importante fetta dell’economia mondiale, ma un consumo consapevole è necessario affinché tutti, un domani, possano avere un piatto caldo in tavola ogni giorno, in ogni angolo del mondo.