Chiamiamola mancanza di lucidità, di stimoli o qualsiasi altra cosa venga in mente a chiunque si ritrovi a +12 dalla seconda a due giornate dalla fine del girone di ritorno. Il Barletta sta attraversando un piccolissimo momento di “difficoltà” dopo un inizio praticamente perfetto di stagione. I due pareggi consecutivi, contro Brilla Campi e Atletico Acquaviva, sono figli di due prestazioni in cui i biancorossi sono apparsi forse troppo convinti di portare a casa a prescindere il risultato.
Non è facile per nessuno, neanche per questa super squadra che con l’Eccellenza c’entra ben poco, mantenere la concentrazione e gli stimoli giusti in tutti i match. Soprattutto se manca una reale antagonista che possa impensierire la dominatrice incontrastata del Girone Unico. L’1-1 maturato al Puttilli ha messo in evidenza delle minuscole, ma pur sempre presenti, lacune che questa rosa ha per potersi definire perfetta.
Chiaro che la retrocessione e in generale l’annata che il tifoso biancorosso ha dovuto vivere l’anno scorso influenza poi tutto quello che è successo nelle ultime due partite. Tornare in queste categorie, che però sono purtroppo la realtà dei fatti dal 2015 a oggi, è stato un duro colpo per tutto l’ambiente che aveva sognato un incredibile doppio salto di categoria nel 2022-2023.
Tre pareggi su diciassette partite possono starci, meno il metodo di sottovalutazione dell’avversario visto recentemente. Nessuno è perfetto, la strada è quella giusta per la pronta risalita. Per vincere questo campionato però bisognerà restare lucidi fino all’ultima giornata.