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L’Haute Couture al Louvre: la prima mostra di moda al museo parigino

«Tutti i creatori contemporanei sono al Louvre: scrittori, coreografi, pittori, fotografi, cineasti... Perché non parlare del rapporto che gli stilisti hanno con il museo?»

Gli abiti che indossiamo, vediamo nei negozi o in passerella, possono essere certamente considerati delle vere e proprie opere d’arte. A sostegno di questa tesi, Raffaele Quattrone, sociologo e curatore di arte moderna, afferma in un’intervista:
 
La moda è il modo in cui decidiamo di mostrarci agli altri, è la pelle che scegliamo di metterci addosso: racconta il tempo e la società in cui viviamo, le esigenze delle persone, al pari di tutte le altre forme artistiche.
Quando si parla di arte, di moda e di altre espressioni di gusto, noi italiani nasciamo con una marcia in più perché siamo circondati dalla bellezza. Nessuno ci insegna da bambini i principi dell’estetica eppure sappiamo naturalmente cosa è bello e cosa no.
Un’altra cosa che accomuna moda e arte è che devono costantemente lottare contro un preconcetto comune: si pensa di poter fare a meno di entrambe, in realtà non sono altro che un prodotto della cultura umana, al pari dell’economia e della politica, alle quali però diamo più importanza.
 
Se arte e moda sono così affini tra loro, perché non esporre abiti di alta moda in un museo?
Olivier Gabet, conservatore generale del Patrimonio francese, direttore del Dipartimento delle arti decorative dell’istituzione museale parigina, concretizza un’idea innovativa:
«Tutti i creatori contemporanei sono al Louvre: scrittori, coreografi, pittori, fotografi, cineasti… Perché non parlare del rapporto che gli stilisti hanno con il museo?»
Questo progetto celebra ben 45 stilisti che si sono fatti strada nel mondo della moda, distinguendosi per la loro vena creativa e innovativa. Dal 24 gennaio al 21 luglio 2025, sarà possibile visionare 65 pezzi di moda tra accessori e vestiti dei più grandi brand di Haute Couture tra cui: Dior, Chanel, Balenciaga, Alexander McQueen e molti altri.
Tra i vari pezzi, è possibile ammirare un vestito di cristalli di Dolce&Gabbana ispirato ai mosaici dell’XI secolo di Santa Maria Assunta a Torcello, l’abito in rete metallica di Gianni Versace del 1997 che ha richiesto 600 ore di lavoro per essere portato a termine, ma anche una creazione di Balenciaga con armatura stampata in 3D e un look Dior con un motivo del Re Sole.
Un’ottima idea innovativa e soprattutto suggestiva; ammirare abiti simili in un contesto di un prestigio artistico così elevato è un’esperienza imperdibile.
 

Fate buoni acquisti!

Rosanna

Redattrice di barlettaweb24, il primo quotidiano on line del gruppo, giovane e innovativo, si pone l’obiettivo di coinvolgere i lettori e renderli attivi e partecipi sul proprio territorio, attraverso notizie costantemente aggiornate e approfondite.

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