“Lynch Experience” al Politeama Paolillo di Barletta invita il pubblico a riscoprire e analizzare il percorso artistico del pluripremiato regista statunitense (1946-2025) con la visione di lungometraggi cult.
La minirassegna, composta da quattro appuntamenti, con proiezioni di celebri film in versione originale sottotitolata e restaurata in 4K, prosegue lunedì 17 febbraio con “Una storia vera” (ore 21.00), pietra angolare dove Lynch ribalta tutti i propri luoghi, oggetti e personaggi, volgendoli al solare senza sostituirne nemmeno uno. L’uomo anziano che attraversa l’America con il suo trattore per raggiungere il fratello e far pace con lui diviene decoro, dignità in un viaggio a tappe, lento e positivo.
La “materia” del cinema di Lynch, se solarizzata, può esprimersi con respiro classico e commovente. La vicenda si basa su un fatto realmente accaduto: Alvin Straight, contadino dell’Iowa, intraprese un lungo cammino per andare a trovare il fratello reduce da un infarto. In 6 settimane con il suo mezzo coprì la distanza di 317 miglia (circa 510 chilometri), a 5 miglia all’ora (8 km/h). Uscito nel 1999, presentato in concorso al 52° Festival di Cannes, “Una storia vera” fu l’ultimo film interpretato da Richard Farnsworth (Alvin Straight).
Grazie al progetto di distribuzione della Cineteca di Bologna tornano in sala dei capolavori che intendono onorare la grandezza di Lynch, artista eclettico tra i più acclamati della sua generazione. David Lynch nasce originariamente come pittore e poi entra nell’universo della settima arte divenendo regista, sceneggiatore, produttore, spesso anche scenografo, montatore, progettista del suono e attore, senza trascurare lo spaccato di musicista, cantante e scrittore. Sorprende la sua completezza, la sua multidisciplinarietà, il suo sguardo lungimirante che sconfina spazio e tempo.
“Lynch Experience” al Politeama Paolillo si conclude il prossimo 24 febbraio con “Mulholland drive”.