La Cgil Bat dice No all’autonomia differenziata tra regioni e sostiene questa chiara presa di posizione con una raccolta di firme. Contro il disegno di legge Calderoli e a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare di riforma del titolo V della Costituzione, sono 715 le firme raccolte dalla Flc e Cgil Bat: la Bat è la prima provincia dopo quella di Bari per numero di firme raccolte, che in totale in Puglia sono 5659, apposte su moduli cartacei, autenticate e certificate; per l’esattezza, 4598 nel Barese, nella Bat 715, nel Foggiano 152, nel Brindisino 107 e 87 nel Leccese.
Le firme sono state consegnate al comitato nazionale per sostenere la proposta di legge. Ci sono anche altre firme online, apposte con Spid e che verranno quindi conteggiate nei prossimi giorni. “Abbiamo superato le aspettative e siamo contenti del risultato raggiunto nella Bat”, commenta il segretario generale della Cgil Bat, Michele Valente. “Abbiamo sicuramente raggiunto risultati significativi nella Bat grazie al grande impegno della Flc e della Cgil, da tenere conto che un altro buon numero di firme da aggiungersi a quello sopra esposto, è stato raccolto in modalità online. Il messaggio anche da questo nostro territorio è chiaro: la legge Calderoli sull’autonomia differenziata va modificata a cominciare dagli artt. 116 e 117”.
“Il nostro impegno sindacale verte alla salvaguardia della Costituzione, dell’art. 5 che sottolinea che la nostra Repubblica è una e indivisibile. Se l’intento di questo governo è dividere il nostro Paese esautorando il Parlamento da scelte fondamentali in merito alle autonomie regionali su ben 23 materie (scuola, sanità, infrastrutture…) e indebolire ulteriormente il nostro Sud, ancora una volta considerato zavorra d’Italia, noi non ci stiamo!”, conclude Angela Dell’Olio, segretaria generale Flc Cgil Bat.