La contraccezione d’emergenza consiste nell’assunzione di una terapia farmacologica intenta ad evitare una gravidanza dopo un rapporto sessuale non protetto o non adeguatamente protetto, o in seguito al fallimento di altri metodi contraccettivi (ad esempio la rottura del preservativo).
In Italia si dispone di contraccezione di urgenza di tipo farmacologico ormonale: pillola del giorno dopo o dei 5 giorni dopo e dei dispositivi intrauterini: IUD.
È fondamentale sapere che l’assunzione della “pillola del giorno dopo” non deve, e non può avvenire in maniera cronica, si parla di terapie di emergenza e non di farmaci che si assumono quotidianamente.
Le pillole in commercio sono diverse, distinte in base agli ormoni contenuti in:
– levonorgestel da assumere il prima possibile, tra 12 e 72 ore (3 giorni) dal rapporto non protetto con una probabilità di gravidanza del 2-3%;
– ulipristal acetato da assumere il prima possibile, entro 120 ore (5 giorni) dal rapporto non protetto con una probabilità di gravidanza dell’1,5%;
– il metodo Yuzpe (prevede l’uso di due ormoni diversi) è riservato ai casi in cui non è possibile accedere ad altri metodi.
Se si ha un rapporto sessuale non protetto, dopo aver preso la compressa, il farmaco non impedirà una gravidanza. Questo tipo di terapie non possono interrompere una gravidanza già in atto.
L’acquisto di levonorgestrel per le ragazze maggiorenni può avvenire in farmacia senza ricetta medica (per le minorenni necessita di prescrizione medica), ulipristal acetato si può acquistare in farmacia, senza ricetta medica.
Altri metodi anticoncezionali d’emergenza dono i dispositivi intrauterini (IUD in rame e IUD a rilascio di levonorgestrel ad alto dosaggio) che vanno inseriti da personale medico, entro cinque o sette giorni dal rapporto. Questi metodi contraccettivi hanno una probabilità di gravidanza tra 0,1% e 0,3%.
A seguito dell’utilizzo di un contraccettivo d’emergenza si esegue dopo 2-3 settimane un test di gravidanza sulle urine. La ripresa delle mestruazioni e il test negativo confermano l’assenza di gravidanza.
Con affetto
Dr.ssa Francesca Palmitessa