“Piccola e cara eroina, come assomigli a Gesù in quel tuo gesto. Hai dato, come Gesù, la tua vita per la tua mamma, per amore”. Sono le parole commosse e strazianti pronunciate dal parroco don Renato Borrelli questa mattina, 15 maggio, durante l’omelia dei funerali di Gessica Malaj, la 16enne accoltellata a morte dal padre per aver fatto da scudo alla madre, aggredita per una presunta relazione (categoricamente smentita dalla donna agli inquirenti) con il vicino di casa Massimo De Santis, 51enne anche lui vittima di Taulant.
Le esequie della ragazza, studentessa liceale al terzo anno, si sono svolte a Torremaggiore (Foggia) nella chiesa del Divino Lavoratore. Ad accogliere il feretro proprio la mamma, Tefta, 39 anni. Nonostante sia anocora ricoverata nell’ospedale di Foggia, la donna, anche lei aggredita dal marito Taulant Malaj la notte fra il 6 e il 7 maggio scorsi, non ha voluto mancare all’ultimo saluto a sua figlia. Accompagnata da alcuni parenti, Tefta è arrivata in chiesa su una sedia a rotelle.
Ai funerali della ragazza anche i suoi compagni di scuola, gli studenti dei licei classici e scientifico di Torremaggiore che l’hanno descritta come “una ragazza solare, sempre sorridente. Aveva tanti sogni Jessica, era felice quando la sera ci incontravamo in pineta. Ed ora il padre le ha portato via la gioia della vita”. Un lungo applauso per lei, all’uscita del feretro bianco dalla chiesa, accarezzato sempre dalla mamma. Infine, il lancio di tanti palloncini, bianchi e rossi, con il suo nome.
Tefta Malaj dovrebbe lasciare l’ospedale a giorni. Sopravvissuta, insieme al figlio Leo di 5 anni, al massacro compiuto dal marito e padre Taulant, 45enne ora in carcere, tramite il suo legale Michele Sodrio avrebbe già chiesto al sindaco di Torremaggiore, Emilio Di Pumpo, un aiuto per cambiare domicilio: la donna non avrebbe alcuna intenzione di rientrare nella casa scenario di quei tragici eventi.