Tefta Malaj, la 39enne sopravvissuta al massacro di Torremaggiore (Foggia) in cui suo marito Taulant Malaj ha ucciso a coltellate prima il vicino di casa Massimo De Santis, presunto amante della donna, e poi la loro figlia 16enne Gessica, è stata dimessa ieri, 18 maggio, dal Policlinico Riuniti di Foggia. Scampata alla furia dell’uomo, Tefta adesso è vittima dell’odio in rete degli haters che, come rende noto il suo legale, l’avvocato Michele Sodrio, “la stanno attaccando pesantemente sui social, come se la colpa fosse sua per quello che ha commesso Taulant”.
Lasciato l’ospedale, Tefta non ha alcuna intenzione di tornare nella casa in cui si è consumata la tragedia e in cui ha trovato la morte sua figlia maggiore, Gessica. Il suo legale, infatti, è alla ricerca di una nuova abitazione lontana da Torremaggiore per lei e il piccolo Leo, il figlio di 5 anni che, nella notte tra il 6 e il 7 maggio scorsi, ha assistito alle aggressioni del padre.
La donna e il bimbo hanno bisogno di aiuti concreti; al momento, di loro si occupano gli assistenti sociali minorili intervenuti su disposizione del Tribunale per i minorenni di Bari. Infine, l’avvocato Sodrio lancia un appello al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinché prenda in considerazione “la richiesta di cittadinanza italiana che Tefta ha avanzato già qualche mese fa”: la donna, infatti, vive in Italia da oltre 18 anni e i suoi due figli sono nati entrambi in Italia.
