Il 28 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale dell’Hamburger: uno dei piatti più iconici e amati di sempre.
L’hamburger nasce nel XIX secolo nel porto di Amburgo, città in cui già all’epoca era in voga un piatto composto da carne tritata. Alcuni emigranti europei diretti a bordo delle navi verso l’America, avrebbero consumato nel tragitto un piatto a base di carne macinata. Consumato poi tra due fette di pane, negli Stati Uniti, è diventato il simbolo del fast food per eccellenza. Il primo hamburger classico con la carne tra le due fette di pane tonde fece il suo esordio mondiale nel 1904 alla fiera di St. Louis.
L’hamburger: un gustoso panino che alla base racchiude all’interno carne tritata può essere accompagnato da una vasta gamma di ingredienti, che variano in base alle preferenze personali: formaggi fusi, insalate, salse e sottaceti e nel tempo si è adeguato anche alle esigenze alimentari più vicine alla salvaguardia del Pianeta. Gli amanti delle alternative vegetariane possono gustare hamburger a base di legumi, funghi o tofu e verdure, altrettanto gustose e soddisfacenti. Per le molte persone che hanno abbracciato l’idea di un’alimentazione più sostenibile, optando per alternative vegetali e vegane è possibile consumare hamburger di soia o di altre proteine vegetali.
Con il passare del tempo l’hamburger è diventato un piatto iconico che ha modificato la cultura e l’economia di molti paesi che, su un “panino”, hanno creato catene di fast food come Mc Donald’s e Burger King, nati con l’obiettivo di creare un cibo semplice alla portata di tutti e che potesse essere consumato con le mani, creando uno stato di convivialità senza troppe etichette. Mangiare un hamburger è spesso un modo veloce per usufruire della pausa pranzo, come anche un simbolo di aggregazione e socializzazione: un modo per ritrovarsi e per passare del tempo insieme in compagnia di amici o della famiglia.
Come tutte le cose però, il boom economico e soprattutto sociale di questo alimento ha portato con sé anche dei lati negativi: come il consumo eccessivo di un cibo che per quanto buono, consumato in eccesso può portare a problemi per la salute per via dell’aggiunta di conservanti e la considerevole concentrazione di calorie; il forte impatto ambientale dell’industria della carne e dell’allevamento intensivo complice dell’uccisione di massa di milioni di animali nati e cresciuti in condizioni precarie e di scarsa igiene.
Quindi, in questa occasione, celebriamo un’icona del food, ma non dimentichiamo di proteggere e difendere il nostro Pianeta e di avere sempre un’alimentazione bilanciata ed equilibrata che possa permetterci di godere del cibo, senza effetti negativi per il benessere nostro e della nostra amata Terra.
