Miss Italia 2023, la prima tappa delle selezioni in Puglia è green

Parte all’insegna della sostenibilità e della sensibilizzazione alla causa ambientale, la prima tappa del lungo tour estivo per le selezioni di Miss Italia Puglia e Basilicata 2023. Alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Ambiente, il 4 giugno 2023, al Centro Commerciale Gran Shopping Mongolfiera di Molfetta hanno sfilato le prime 28 ragazze e sono state premiate le prime sei che accederanno alle semifinali regionali al termine del tour.

Per la prima volta in assoluto, un evento legato al concorso di bellezza più popolare d’Italia ha scelto di sposare la tematica green e di puntare un riflettore importante su un tema quanto mai attuale. Organizzato in esclusiva regionale per il secondo anno consecutivo da Carmen Martorana Eventi, questa prima tappa è stata interamente dedicata alla moda sostenibile, all’arte del riuso, e all’importanza di fare ognuno la propria parte, ricordando al pubblico quanto il cambiamento climatico sia un nemico che noi stessi abbiamo contribuito ad alimentare e che ci mostra la sua forza devastante ormai ogni giorno.

Ambasciatrice climatica della serata è stata la barlettana Michela Rociola, designer, modellista, stilista laureata in Scenografia e costume per lo spettacolo presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze e non ultimo, fondatrice di Scartoff: associazione di ecodesign e educazione ambientale con sede a Barletta, realtà unica nel suo genere sul nostro territorio ed eccellenza riconosciuta a livello nazionale.

A lei anche il ruolo di presidentessa della giuria per questa prima tappa di selezione. A farle compagnia nel difficile ruolo dei giudici, oltre a una rappresentanza della nostra testata, personalità legate all’ambiente, alla moda e agli sponsor della serata. L’Ing. Andrea Pugliese del Comitato Tecnico dell’Albo Gestori Ambientali, Enzo Angelini, fotografo di moda e Francesco Pedota, responsabile vendite per Framesi, che curerà l’hair styling per tutto il tour.

Presente anche LILT – Lega Italiana Lotta ai Tumori, che anche quest’anno porta in passerella il fiocchetto rosa, rappresentato in giuria da Maria Mazzilli, fiduciaria della sede di Trani: ultima ma altrettanto importante, la professoressa Lucia Rosaria Maria Piccolo, docente di Tecnologie dei Materiali e dei Processi Produttivi che ha collaborato con i suoi studenti ai lavori che hanno sfilato durante la serata. Ospite d’onore l’attrice Lilia Pierno, che ha intrattenuto il pubblico con un ironico monologo.

Rociola, infatti, in collaborazione con l’Istituto Professionale per l’industria e l’Artigianato Archimede di Barletta-Andria, ha portato sulla passerella una selezione di quattro abiti dedicati ai quattro elementi, realizzati da lei in materiali di recupero e scarti aziendali, e tre abiti realizzati dagli studenti con la stessa filosofia. Inoltre, durante la sfilata iniziale, le concorrenti hanno indossato gadget e accessori sempre made in Scartoff o realizzati dagli studenti nel corso del laboratorio.

Durante l’evento sono state diverse le occasioni in cui il presentatore Christian Binetti, barlettano anche lui e riconfermato dall’organizzazione dopo l’eccellente lavoro della scorsa stagione sempre per Miss Italia, ha invitato Michela Rociola sul palco per ribadire il messaggio, e lui stesso, al termine della sfilata, ha recitato un estratto di un monologo scritto nel corso del progetto LOOP.

Anche le protagoniste della gara ovviamente sono state invitate a dire la propria sul tema centrale della serata e con la giusta dose di leggerezza e con la freschezza della giovanissima età, non sono mancate riflessioni importanti. In molte hanno citato bellissime realtà pugliesi in cui ci si impegna a portare avanti un approccio di turismo sostenibile, citando ad esempio la Riserva Naturale di Torre Guaceto, e non sono mancati i riferimenti ai drammi ambientali come quelli attraversati dalla città di Taranto, terra d’origine della numero 23, che ha ricordato quanto una città splendida come la sua sia purtroppo conosciuta nel mondo quasi esclusivamente per l’orrore ambientale (e sanitario) causato dell’ILVA.

In un momento storico di grande incertezza e necessità di prendere posizione sempre, Carmen Martorana ha dimostrato come anche in un contesto per sua natura leggero e frivolo, nella sua accezione più positiva, si possa fare la propria parte. Accogliendo su palco Michela Rociola con il suo impegno decennale e i suoi lavori, ha dimostrato come anche in un concorso dove è l’estetica a farla da padrone, si possa parlare di cause importanti senza per forza banalizzarle o renderle noiose.

C’è bisogno, anzi, di tirare fuori il bello che esiste ancora nel mondo, perché citando Peppino Impastato “se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. (…) È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”.

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